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“Bisogna confiscare i barconi”

"Chi sale sulle barche paga circa mille dollari - ricorda Zamagni -: il capo barcone, quando arriva in Sicilia, ha già incassato i soldi e poi scompare, lasciando i profughi in mano ad altre organizzazioni malavitose"

Lo ha affermato stamani l’economista Stefano Zamagni, intervenendo alla plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, esprimendosi sulle stragi dei migranti in mare

Stefano Zamagni Stefano Zamagni

«Bisogna confiscare i barconi: se l’avessimo fatto in questi anni, oggi, questi barconi non ci sarebbero più».

Alcuni barconi, utilizzati per il trasporto dei migranti, abbandonati

Alcuni barconi abbandonati, utilizzati per il trasporto dei migranti

È netto l’economista Stefano Zamagni, nel rispondere ai giornalisti, intervenendo in occasione della conferenza stampa a conclusione della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali di Roma, riguardo ai “barconi della morte” e le tragedie come quella di qualche giorno fa nel Mediterraneo: «Chi sale sulle barche paga circa mille dollari – ricorda l’economista -: il capo barcone, quando arriva in Sicilia, ha già incassato i soldi e poi scompare, lasciando i profughi in mano ad altre organizzazioni malavitose».

E anche relativamente agli arresti degli scafisti, il noto economista non ravvisa la loro effettiva utilità: «È inutile – avverte Zamagni – mettere in galera i trafficanti, che tanto mentre sono in galera vengono mantenuti da altri e dopo un po’ escono. Questi criminali non temono interventi sul reddito, ma sul patrimonio».

Un riferimento, quest’ultimo, legato all’attività di contrasto alle mafie portata avanti dall’associazione “Libera”, che ha raggiunto risultati importanti proprio perché agisce sulla confisca dei beni: «La barca – ribadisce Stefano Zamagni – non va più restituita».

About Davide De Amicis (4525 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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