“I lavori sul fiume non danneggino l’antico mosaico”
"Il nostro obiettivo - il portavoce di Pescaratutela/selfie – è quello di mettere in risalto tutto gli elementi da tutelare, mediante l’invio di selfie". Esiste già una pagina Facebook accedendo alla quale, qualunque cittadino potrà inviare la foto di un monumento da tutelare: "Con questa strategia – precisa il portavoce del Comitato Pescaratutela/selfie –, cerchiamo di portare a conoscenza dell’opinione pubblica su cosa fare per salvare determinate opere, prima che qualcuno rischi di buttarle giù"

«È necessario prestare la massima attenzione, nel corso dei lavori di realizzazione delle paratie antiallagamento sulla golena sud di Pescara, per non danneggiare l’antico mosaico romano preservato sotto 3 metri di sabbia».
È stato questo il grido d’allarme lanciato negli ultimi giorni da Pescaratutela/selfie, il comitato cittadino presieduto dallo storico Licio Di Biase, che mira alla salvaguardia e al recupero dei beni archeologici e monumentali pescaresi attraverso un metodo innovativo: «Il nostro obiettivo – spiega Di Biase – è quello di mettere in risalto tutto gli elementi da tutelare, mediante l’invio di selfie».
Esiste già una pagina Facebook accedendo alla quale, qualunque cittadino potrà inviare la foto di un monumento da tutelare: «Con questa strategia – precisa il portavoce del Comitato Pescaratutela/selfie –, cerchiamo di portare a conoscenza dell’opinione pubblica su cosa fare per salvare determinate opere, prima che qualcuno rischi di buttarle giù».
Così, in questi giorno, sotto la lente d’ingrandimento dei 40 iscritti del comitato, c’è la fontana ubicata di fronte il Santuario della Madonna dei Sette Dolori così come, appunto, l’antico mosaico rinvenuto oltre dieci anni fa lungo la golena sud del fiume: «A tal proposito – auspica lo storico – confido che il mosaico possa essere asportato e conservarlo altrove, per meglio custodirlo e valorizzarlo, magari nel Museo della Genti d’Abruzzo».
Ma in quel tratto della golena, attualmente interessato dai lavori, esisteva anche una vecchia botola che nel 1973 permise all’artista Luigi Baldacci di accedere ai sotterranei della Fortezza borbonica, fotografandoli: «In seguito – ricorda Licio Di Biase – quella botola venne ricompresa nella sovrastante struttura ferroviaria, ma giacché gli operai stanno scavando con le perforatrici per predisporre la paratia, si potrebbe cogliere l’occasione per ricavare un nuovo varco per raggiungere i sotterranei».
Sarebbe questo un risultato straordinario a fini turistici, uno degli obiettivi del progetto “Pescara Real piazza” che lo stesso Di Biase aveva ideato per far riscoprire ai pescaresi l’antica piazzaforte: «Che – aggiunge Di Biase – potrebbe essere in parte riportata alla luce, laddove possibile, o comunque resa nota ai cittadini». Un progetto sposato dall’amministrazione comunale, che verrà rilanciato nell’ambito di un convegno pubblico all’Aurum.