La povertà educativa colpisce l’Italia, compreso l’Abruzzo
In Italia la povertà economica ed educativa minaccia il futuro di un milione di bambini. Save the children lancia la campagna "Illuminiamo il futuro" e promuove una petizione per chiedere anche asili nido per tutti e mense scolastiche come servizio pubblico essenziale.
In Abruzzo il 53% dei giovanissimi non legge libri, il 21% non ha mai letto un libro e 2 su 4 non hanno usato internet; nel 2016 tra bimbi e ragazzi dai 6 ai 17 anni 7 su 10 non sono mai andati a teatro, a concerti o a visitare siti archeologici, 2 su 3 non hanno visitato musei mentre il 41% dei giovanissimi abruzzesi non fa sport assiduamente. Sono dati diffusi da Save the Children in occasione dell’edizione 2017 della campagna Illuminiamo il futuro per il contrasto alla povertà economica ed educativa. Dal rapporto emerge che in Abruzzo solo il 10% dei bambini fino a 2 anni può frequentare l’asilo nido, mentre il tempo pieno è assente nell’85% delle classi della scuola primaria (68% in Italia) e dall’88% delle classi nella secondaria di primo grado (85% in Italia).
I dati sull’Abruzzo costituiscono un campione rappresentativo della situazione attuale dell’infanzia nel nostro Paese, come emerge dal nuovo rapporto «Futuro in partenza? L’impatto delle povertà educative sull’infanzia in Italia» (scaricabile qui), presentato da Save the Children in occasione della campagna contro la povertà educativa. Più di un milione di bambini nel nostro Paese vive in condizioni di povertà assoluta, una percentuale che è quasi triplicata negli ultimi 10 anni.
«Il nostro è un Paese in cui non sono le pari opportunità a determinare i percorsi educativi e di vita dei ragazzi, ma lo svantaggio ereditato dalle famiglie», spiega Valerio Neri, Direttore generale di Save the Children: «la povertà economica ed educativa dei genitori viene trasmessa ai figli, che a loro volta, da adulti, potrebbero essere a rischio povertà ed esclusione sociale. È un circolo vizioso che compromette il futuro di oltre un milione di bambini, che va immediatamente spezzato». Per questo Save the children ha lanciato la campagna Illuminiamo il futuro che si concluderà il 9 aprile, con oltre 650 eventi e iniziative in tutta Italia in cui saranno coinvolte centinaia di associazioni, enti, scuole, realtà locali e istituzioni culturali. Save the Cildren ha lanciato anche una petizione, che in soli tre giorni ha raccolto già più di 17mila firme, per chiedere tre azioni urgenti: attuazione immediata del Piano di contrasto alla povertà varato recentemente dal Parlamento, asili nido per tutti, mense scolastiche come servizio pubblico essenziale uguale per tutti.
«La vita è un viaggio, ma il futuro di oltre 1 milione di bambini che vive in condizioni di povertà rischia di non partire». Il diritto allo studio, all’educazione, alla formazione integrale non possono e non devono essere un lusso, eppure per un milione di bambini il futuro potrebbe essere inghiottito da un presente di disagio esistenziale e povertà economica. «Attenzione prego, a causa della scarsità degli interventi sociali per l’infanzia, il sogno di Michele di diventare dottore oggi non partirà»: così recita la voce del messaggio che promuove la campagna di Save the children. E pensare che Michele è un bambino moltiplicato per un milione, e anche più. Sostenere la campagna (link) e promuovere la petizione (link) di Save the children è un modo del presente per declinare il futuro.
Guarda il Messaggio : “Il futuro potrebbe non decollare mai” (link)