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Gioco d’azzardo patologico: Pescara ai primi posti in Italia

"C’è un confine tra gioco ricreativo e patologico – spiega il dottor Di Pietrantonio -, che viene valicato quando c’è un aumento della compulsione con la riduzione sostanziale della capacità di controllare gli impulsi. A questo punto le persone devono prendere coscienza della propria condizione di malattia e rivolgersi al Ser.d"

Pescara fa registrare una spesa complessiva annuale per gioco d’azzardo patologico di 654 milioni di euro

Con Pescara e l’Abruzzo ai primi posti in Italia per dipendenza da gioco d’azzardo patologico, che fa registrare una spesa pro-capite di 2 mila euro all’anno e complessiva di 654 milioni l’anno (rispetto ai 2,5 miliardi di euro giocati annualmente in Italia), il Servizio per le dipendenze (Ser.d) della Asl di Pescara è in prima linea nella cura di questo fenomeno, oltre che della nomofobia (la dipendenza da internet e cellulare), della dipendenza da alcol, droghe o farmaci.

Sono stati 1.129 i pazienti presi complessivamente presi in carico dal servizio diretto dal dottor Moreno Di Pietrantonio, di cui 722 vengono seguiti presso la sede principale dell’Ospedale civile del capoluogo adriatico, altri 214 presso lo sportello di Tocco da Casauria e 193 sono quelli assistiti dal Servizio di alcologia.

Una problematica, quella delle dipendenze, che ha ripercussioni gravissime dirette e anche indirette rispetto alla sopravvivenza delle persone che vi sono affette: «Si pensi solo all’infortunistica stradale – premette Armando Mancini, direttore generale della Asl di Pescara -. Malori, colpi di sonno e guasti tecnici in realtà sono determinati da alterazioni psicosensoriali da dipendenza».

Quest’ultima, da pochi anni a questa parte, è irrefrenabile soprattutto per quanto concerne il gioco d’azzardo, che è divenuto patologico e va diagnosticato al pari di qualsiasi altra malattia: «C’è un confine tra gioco ricreativo e patologico – spiega il dottor Di Pietrantonio -, che viene valicato quando c’è un aumento della compulsione con la riduzione sostanziale della capacità di controllare gli impulsi. A questo punto le persone devono prendere coscienza della propria condizione di malattia e rivolgersi al Ser.d».

Un servizio che, attraverso la sua equipe di psicologi, psichiatri, e infermieri, in modo gratuito (contattando il numero telefonico 0854253489), può curare la dipendenza al meglio applicando una terapia farmacologica e psico-comportamentale, anche all’interno delle quattro comunità terapeutiche presenti nel territorio pescarese: «Su 84 pazienti che abbiamo sparsi in tutta Italia – approfondisce Giorgio Da Fermo, dirigente psicologo del Ser.d -, il 35% sono ospitati presso la strutture La casa del sole, Laad, Ceis e Cled, dove integrano il trattamento farmacologico e psicologico nell’ambito di un protocollo della durata di 18 mesi».

Resta il fatto che il problema del gioco d’azzardo patologico è che può coinvolgere tutti, in qualsiasi strato sociale: «Spesso – descrive Moreno Di Pietrantonio – s’innesca per una vincita casuale. Ci sono direttori di banca che si sono giocati 500 mila euro in gratta e vinci, padri di famiglia che si sono giocati le proprie aziende e le proprie case anche solo giocando online con il proprio smartphone».

Insomma, una vera e propria emergenza sociale che il Ser.d della Asl di Pescara ha affrontato e vinto, azzerando le liste d’attesa che contavano 150 pazienti. Il Ser.d, inoltre, opera anche all’interno del Carcere di San Donato e solo quest’anno ha supportato 76 utenti.

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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