Giornata della legalità, Chinnici: «Siamo tutti responsabili, ciascuno nel proprio ruolo»
«Noi non vogliamo essere considerati vittime della mafia - ha affermato la Chinnici parlando della sua famiglia - noi siamo superstiti che a schiena dritta e testa alta vogliono continuare il lavoro di mio padre».

Si è rinnovato lo scorso 28 agosto a Castelguidone (CH) l’appuntamento annuale con la “Giornata della legalità, dell’impegno e della responsabilità”. L’incontro, organizzato dalla Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Falcone e Borsellino” della Chiesa diocesana di Trivento e dalle Caritas di Abruzzo e Molise ha visto come protagonista l’on. Caterina Chinnici, figlia di Rocco Chinnici, magistrato barbaramente ucciso dalla mafia il 29 luglio di trentasei anni fa.
Nell’occasione il magistrato ed europarlamentare ha presentato il suo libro “E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte. Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia” raccontando momenti di vita pubblica che si intersecavano a momenti intimi, familiari del padre magistrato che, per primo, ebbe l’intuizione di leggere nelle maglie di alcuni reati che colpivano la Sicilia in quegli anni, una rete: la mafia.
«Noi non vogliamo essere considerati vittime della mafia – ha affermato la Chinnici parlando della sua famiglia – noi siamo superstiti che a schiena dritta e testa alta vogliono continuare il lavoro di mio padre».
La dottoressa Chinnici si è soffermata a sottolineare il ruolo fondamentale dell’educazione nel contesto odierno e nella lotta alle mafie: «Vogliamo essere coloro che con il proprio lavoro, nella quotidianità anche banale delle nostre vite, lottano contro la mafia, che non significa solo stragi e morti, ma anche corruzione, anche silenzio, anche traffico di esseri umani, anche affari colossali legati allo spaccio di droga. Siamo tutti responsabili, ciascuno nel proprio ruolo. Dobbiamo insegnare questi valori ai nostri figli, alle giovani generazioni: la legalità, il rispetto delle leggi. Solo così il sacrificio di mio padre e quello di Falcone e Borsellino non saranno stati vani».
L’intervento ha dato seguito ad un intenso momento di scambio di domande e risposte tra la Chinnici e il numeroso pubblico accorso per l’evento, al termine del quale, ci si è dati appuntamento al prossimo anno.