Oggi il cenone di fine anno per i poveri di Comune, Croce rossa e associazioni
"Una collaborazione – ricorda don Marco Pagniello – che ci vede uniti in tante iniziative, con un’attenzione particolare a vivere un momento di festa e un dono semplice, ma utile per i nostri amici senza dimora. Piccoli gesti per dire che ci teniamo, che ci stanno a cuore"

Sarà un’esercitazione di Protezione civile della Croce rossa di Pescara, che da stamani alle 8.30 simulerà l’esondazione del fiume Pescara, ad introdurre la quindicesima edizione del Cenone di fine anno per i poveri e i senzatetto della città che avrà luogo stasera dalle ore 18.30.
Infatti il tendone da 200 posti a sedere, che ospiterà l’evento solidale cofinanziato dal Comune di Pescara e Croce rossa e realizzato in collaborazione con Caritas, Cooperativa sociale On the road, Comunità Giovanni XXIII, Comunità di Sant’Egidio e Gruppo di volontariato vincenziano, verrà allestito all’interno del sottopassaggio ferroviario dell’ex mercatino etnico per testare la capacità di reazione di 60 volontari pescaresi di Croce rossa.
Ma una volta allestito il tendone, finita l’esercitazione, sarà solo grande festa per accogliere 200 bisognosi che i pulmini della Comunità Giovanni XXIII, coordinati dal responsabile Luca Fortunato, trasferiranno dai dormitori per poi riaccompagnarli. Sarà lo chef Tany Moscone a curare, gratis, un menu di qualità che consentirà agli ospiti di degustare un antipasto, un primo, un secondo con contorno, il dolce e lo spumante, con un adeguato sottofondo musicale e tombolate. Il tutto servito non solo dai volontari, ma anche dal sindaco di Pescara Carlo Masci nonché dagli assessori e dai consiglieri comunali che, a partire dall’assessore all’Ascolto del disagio sociale Nicoletta Di Nisio, dalla presidente della Commissione Politiche sociali Maria Rita Carota e dal capogruppo Udc Massimiliano Pignoli e dal consigliere comunale Berardino Fiorilli, si spenderanno in prima persona per la riuscita della serata: «È bello vedere – sottolinea Fabio Nieddu, presidente del Comitato locale di Pescara della Croce rossa – come non c’è solo la Croce rossa dietro questo cenone, ma c’è anche l’amministrazione comunale così come ci sono le associazioni, perché il futuro dell’associazionismo è collaborare in rete e cercare di fare il meglio per aiutare queste persone. La bellezza è che la diversità degli interventi eseguiti da ogni realtà ci arricchisce».
Una sinergia la cui importanza è stata sottolineata anche dal direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne: «Una collaborazione – ricorda don Marco Pagniello – che ci vede uniti in tante iniziative, con un’attenzione particolare a vivere un momento di festa e un dono semplice, ma utile per i nostri amici senza dimora. Piccoli gesti per dire che ci teniamo, che ci stanno a cuore».
Piccoli gesti quotidiani apprezzati anche dal primo cittadino di Pescara che, nel giorno di Santo Stefano, ha visitato il dormitorio Caritas nella Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II e quello comunale di via Lago Sant’Angelo: «Trovando – constata Masci – strutture accoglienti, dignitose, organizzate benissimo con personale disponibilissimo, come confermato dal giudizio positivo degli ospiti. Sono contento di questa rete di solidarietà che a Pescara riesce a dare le risposte che i cittadini si aspettano».
Durante la serata ai senzatetto verranno distribuiti 200 kit, acquistati dal Comune di Pescara, composti da sciarpa, cappello in pile, guanti e amuchina. Inoltre, in questi giorni, alle famiglie indigenti verranno distribuiti 300 buoni acquisto di carne da 15 euro, 220 dei quali distribuiti dalla Caritas (i restanti 80 dalla Croce rossa) attraverso le sue delegazioni parrocchiali, in una macelleria convenzionata.
A margine della conferenza stampa, la Comunità di Sant’Egidio ha infine rivolto un appello: «Che questa cena di fine anno – conclude Daria Secchiatti – non sia un punto di arrivo, ma di partenza perché la vicinanza che cerchiamo di avere con questi bisognosi dev’esserci tutto l’anno. Noi ci avviciniamo a loro e non ci accorgiamo di quanti problemi abbiano in termini di identità e presenza sul territorio. Siamo in contatto con due donne che hanno uno stato di salute critico, ma che non riusciamo ad introdurre in nessuna struttura non potendo loro accedere ai servizi sanitari». Per quest’ultimo caso, il sindaco Masci ha assicurato un aggiornamento del piano d’intervento, per far fronte anche a criticità sanitarie del genere.