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Vaccini: “Nel mondo declino allarmante di bambini che ne hanno ricevuti”

"Il Covid-19 – conferma Henrietta Fore, direttrice generale dell'Unicef - ha reso le vaccinazioni di routine una sfida scoraggiante. Dobbiamo prevenire un ulteriore deterioramento della copertura vaccinale e riprendere urgentemente i programmi di vaccinazione, prima che la vita dei bambini sia minacciata da altre malattie. Non possiamo scambiare una crisi sanitaria con un’altra"

Lo hanno denunciato oggi Oms e Unicef, a seguito della pandemia di Covid-19

La vaccinazione di un bambino - Foto Sir

Nel mondo c’è stato un declino allarmante del numero di bambini che hanno ricevuto vaccini salvavita. Un calo dovuto all’interruzione della distribuzione dei servizi di vaccinazione, causata dalla pandemia di Covid-19. Lo hanno denunciato oggi Unicef e Oms, per i quali «quest’interruzione minaccia di invertire i progressi duramente conquistati nel raggiungere tanti bambini e adolescenti con diversi tipi di vaccini, già ostacolati da uno stallo di una decina d’anni della copertura vaccinale».

Gli ultimi dati sulla copertura vaccinale, in possesso di Unicef e Oms per il 2019, hanno dimostrato che miglioramenti come l’ampliamento del vaccino per l’Hpv (Papilloma virus) in 106 Paesi e una maggiore protezione per i bambini da diverse malattie, rischiano di ridursi. Ad esempio, in base ai primi dati dei primi 4 mesi del 2020, si sta verificando un calo sostanziale del numero di bambini che hanno completato le 3 dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse (Dtp3).

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale Oms

È la prima volta in 28 anni che il mondo potrebbe vedere una riduzione della copertura di Dtp3 all’interno e tra i Paesi: «I vaccini – sottolinea Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms – sono uno degli strumenti più potenti nella storia della salute pubblica, e il numero di bambini che ricevono le vaccinazioni è il maggiore di sempre. La pandemia ha messo a rischio tutti questi progressi. Ma i vaccini possono essere distribuiti in sicurezza anche durante la pandemia e noi chiediamo ai Paesi di assicurare il proseguimento di questi programmi essenziali e salvavita».

Henrietta Fore, direttrice generale dell’Unicef

Un calo di vaccinazioni gravi anche per l’Unicef: «Il Covid-19 – conferma la direttrice generale Henrietta Foreha reso le vaccinazioni di routine una sfida scoraggiante. Dobbiamo prevenire un ulteriore deterioramento della copertura vaccinale e riprendere urgentemente i programmi di vaccinazione, prima che la vita dei bambini sia minacciata da altre malattie. Non possiamo scambiare una crisi sanitaria con un’altra».

Del resto, il paragone con la situazione pre-Covid è stridente. Infatti, prima della pandemia, i progressi nella copertura delle vaccinazioni erano in stallo, all’85% per i vaccini Dtp3 e per il morbillo. Mentre la probabilità che un bambino nato oggi sarà completamente vaccinato con tutti i vaccini raccomandati a livello globale, entro il raggiungimento dei 5 anni di età, è inferiore al 20%.

Francesco Samengo, presidente Unicef Italia

Un rischio che corrono anche i bambini italiani: «Nel nostro Paese – precisa Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia – si stimano, in generale, nel 2019, tassi di vaccinazione abbastanza alti fra i bambini. Ovvero il 95% per la prima e la terza dose del vaccino Dtp (difterite, tetano e pertosse); il 95% per la prima dose di vaccino antipoliomielite inattivato; il 94% per la prima dose del vaccino contro il morbillo, solo l’88% per la seconda e il 94% per il vaccino contro la rosolia. Colpisce il calo registrato fra la prima e la seconda dose del vaccino contro il morbillo».

Da qui l’appello a non far mancare i vaccini e a far vaccinare: «Proprio in questo periodo, in cui abbiamo capito in prima persona cosa significhi vivere una pandemia – conclude Samengo -, è importantissimo non abbassare la guardia e ricordare sempre l’importanza fondamentale di questa semplice azione salvavita».

About Davide De Amicis (4605 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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