Il viaggio di Francesco alle periferie del mondo
La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato il prossimo Viaggio Apostolico del Santo Padre Francesco. Il Pontefice, partirà nel prossimo mese di dicembre alla volta della Grecia e di Cipro.
Si tratta del trentacinquesimo viaggio compiuto all’estero – oltre ai trentuno viaggi compiuti in Italia – e avrà inizio il 2 dicembre. Il Papa si recherà prima nella Repubblica di Cipro, ove rimarrà due giorni, visitando la capitale Nicosia; successivamente, dal 4 al 6 dicembre, il Santo Padre sarà in Grecia, ad Atene e nell’isola di Lesvos.
Con tale viaggio, il Papa accoglierà l’invito delle locali autorità civili ed ecclesiastiche, continuando la propria visita nelle “periferie del mondo” e prediligendo ancora una volta i luoghi segnati da difficoltà sociali, politiche ed economiche. Nicosia, infatti, è divisa in due parti: quella settentrionale è stata occupata dall’esercito turco durante l’invasione del 1974 che ha portato alla formazione della Repubblica turca di Cipro del Nord, non riconosciuta dalla comunità internazionale. A distanza di quasi cinquant’anni, la questione cipriota non è ancora giunta ad una soluzione e la riunificazione dell’isola – auspicata anche da Papa Francesco nell’Angelus del 30 agosto 2020 – non si è ancora realizzata.
Anche Lesbo è una terra di difficoltà ben conosciuta dal Santo Padre, che ha già visitato l’isola greca nel 2016, insieme al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo e all’Arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos. La località ellenica ospita infatti il campo profughi di Moria, il più grande d’Europa, colpito da un gravissimo incendio a settembre dello scorso anno. Il Pontefice incontrerà nuovamente le migliaia di profughi in fuga da violenza e guerre che a Lesbo trovano il primo approdo europeo, nonché i cittadini greci che si prodigano nell’accoglierli.