“In nome di Dio vi chiedo: fermate questo massacro!”
"Vorrei ancora una volta esortare all’accoglienza dei tanti rifugiati, nei quali è presente Cristo – invita il Santo Padre -, e ringraziare per la grande rete di solidarietà che si è formata. Chiedo a tutte le comunità diocesane e religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace. Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una ferma volontà di pace"

Un nuovo e disperato appello per la fine della guerra tra Russia e Ucraina è stato lanciato stamani all’Angelus da Papa Francesco, nel giorno in cui ha celebrato il nono anniversario dell’arrivo al soglio di Pietro: «Fratelli e sorelle – afferma il Papa -, abbiamo appena pregato la Vergine Maria. Questa settimana la città che ne porta il nome, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina. Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano. C’è solo da cessare l’inaccettabile aggressione armata, prima che riduca le città a cimiteri. Col dolore nel cuore unisco la mia voce a quella della gente comune, che implora la fine della guerra. In nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi! Si punti veramente e decisamente sul negoziato, e i corridoi umanitari siano effettivi e sicuri. In nome di Dio, vi chiedo: fermate questo massacro!».
In seguito, il Pontefice ha esortato tutti a non far mancare il supporto agli ucraini in fuga: «Vorrei ancora una volta esortare all’accoglienza dei tanti rifugiati, nei quali è presente Cristo – invita il Santo Padre -, e ringraziare per la grande rete di solidarietà che si è formata. Chiedo a tutte le comunità diocesane e religiose di aumentare i momenti di preghiera per la pace. Dio è solo Dio della pace, non è Dio della guerra, e chi appoggia la violenza ne profana il nome. Ora preghiamo in silenzio per chi soffre e perché Dio converta i cuori a una ferma volontà di pace».
Infine, Papa Bergoglio ha salutato tutti i fedeli intervenuti in piazza San Pietro per assistere alla recita della preghiera: «Saluto tutti voi, romani e pellegrini venuti dall’Italia e da diversi Paesi – afferma -. In particolare, saluto i fedeli della diocesi di Napoli, Fuorigrotta, Pianura, Firenze e Carmignano; come pure la delegazione del Movimento Nonviolento».