Papa Francesco alla Perdonanza Celestiniana
«Comunico, con immensa gioia, che il Santo Padre ha confermato la Sua Visita a L’Aquila, il prossimo 28 agosto, in occasione della Celebrazione della Perdonanza». Con queste parole, stamattina, il cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo Metropolita di L’Aquila, ha annunciato che Papa Francesco farà visita al capoluogo abruzzese in occasione del rito di apertura della Porta Santa.
Si tratterà di un evento di portata storica, nel contesto delle celebrazioni del Giubileo più antico della Chiesa Cattolica: quando Pietro da Morrone fu eletto al Soglio di Pietro con il nome di Celestino V, la cerimonia di incoronazione avvenne nella Basilica di Santa Maria in Collemaggio che lo stesso eremita aveva fatto costruire anni prima. In riconoscenza verso la città di L’Aquila, il Pontefice concesse – come recita la Bolla – l’assoluzione «dalla colpa e dalla pena, conseguenti a tutti i loro peccati commessi sin dal Battesimo, a quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività». Era il 1294, e il primo Giubileo universale della Chiesa sarebbe stato istituito solo sei anni dopo dal successivo Pontefice Bonifacio VIII.
Da allora L’Aquila gode del privilegio di possedere una delle poche Porte Sante fuori Roma (la seconda si trova sempre in Abruzzo, ad Atri, dove il medesimo rito si svolge annualmente, sempre nel mese di agosto, e trova il proprio fondamento in una analoga Bolla dello stesso Celestino V). Per antichissima tradizione, ogni anno il Santo Padre ha delegato un porporato per aprire a suo nome la Porta Santa di Collemaggio. «Dopo la Istituzione della Perdonanza, Papa Francesco è il primo Pontefice che, dopo 728 anni, apre la Porta Santa. L’attesa fedele e tenace degli Aquilani, che si è prolungata nei secoli, approda felicemente al suo compimento» ha spiegato il cardinale Petrocchi.
Secondo il programma diramato dalla Santa Sede, Papa Francesco arriverà a L’Aquila la mattina del 28 agosto e sarà accolto dalle Autorità civili e religiose. Visiterà poi il Duomo di San Massimo, ancora fortemente danneggiato a causa del sisma del 2009, i cui lavori di ristrutturazione dovrebbero cominciare nei prossimi mesi. Alle 9.15, il Santo Padre incontrerà i familiari delle vittime del sisma che ha lacerato il capoluogo abruzzese, nonché tutti i cittadini presenti in Piazza Duomo. Alle 10 è invece prevista la Santa Messa sul sagrato di Collemaggio, con la recita dell’Angelus e con l’apertura della Porta Santa, che quindi quest’anno sarà anticipata alla mattina, a differenza della tradizionale apertura dopo la Messa vespertina. Qualche ora in più, dunque, per lucrare l’indulgenza plenaria.
«La presenza del Successore di Pietro conferirà, a questo evento, una portata planetaria: la Porta Santa della Perdonanza verrà aperta non solo ai pellegrini che accorreranno numerosi, ma sarà spalancata sul mondo intero. Speriamo che tutti i Popoli, specie quelli lacerati da conflitti e da divisioni interne, possano varcarla, idealmente, e ritrovare le vie della solidarietà e pace. – continua l’Arcivescovo aquilano – La spiritualità e la cultura della Perdonanza incontrano pienamente i valori della Misericordia intensamente promossi da Papa Francesco nel Suo ministero universale: il Suo pensiero teologico come la Sua sensibilità, sacerdotale e umana, sono centrati sull’Amore del Padre che, in Cristo crocifisso e risorto, va incontro ai peccatori e accoglie coloro che soffrono, per riscattarli e offrire una Vita nuova, che li rende davvero figli di Dio e fratelli tra di loro».
«Da questo momento, ne sono certo, scatta la “mobilitazione generale” aquilana per preparare al meglio questo incontro straordinario, abitato dalla grazia, che sigillerà per sempre, con un timbro indelebile, la storia della nostra terra» ha affermato Petrocchi. Da sempre infatti la celebrazione religiosa è arricchita da numerose attività civili – come il Corteo storico con il quale viene condotta a Collemaggio la Bolla di Celestino V conservata dal Comune o come il grande concerto davanti alla Basilica – che hanno permesso alla Perdonanza Celestiniana di essere riconosciuta dall’Unesco quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
«Questa scelta rappresenta un gesto di predilezione verso la nostra Chiesa e la nostra Città. – ha aggiunto il cardinale Petrocchi – A nome della nostra Gente esprimo un grazie, a cuore pieno, a Papa Francesco: che ancora una volta testimonia, nei nostri confronti, la compassione e la tenerezza di un Papa-Papà!»