Shoah: “Un monito fondamentale per il futuro dell’Europa”
"Il Giorno della memoria - sottolinea la Comunità di Sant'Egidio - invita tutti ad assumersi la loro eredità e richiama le istituzioni a una maggiore vigilanza per contrastare la diffusione di pregiudizi antisemiti e razzisti, ancora troppo presenti non solo su internet, e di slogan e atteggiamenti intolleranti nello spazio pubblico, accompagnati da discriminazione ed esclusione sociale delle minoranze e dei diversi"
In occasione dell’odierna Giornata della memoria, che celebra la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau avvenuta questo stesso giorno 78 anni fa, anche la Comunità di Sant’Egidio ha voluto esprimere la sua riflessione: «Il Giorno della Memoria – osserva il movimento pacifista laicale – non è una commemorazione rituale. Mentre va scomparendo la generazione dei sopravvissuti e dei testimoni della Shoah, il Giorno della Memoria invita tutti ad assumersi la loro eredità e richiama le istituzioni a una maggiore vigilanza per contrastare la diffusione di pregiudizi antisemiti e razzisti, ancora troppo presenti non solo su internet, e di slogan e atteggiamenti intolleranti nello spazio pubblico, accompagnati da discriminazione ed esclusione sociale delle minoranze e dei diversi».
D’altra parte, l’Olocausto è stata l’estrema conseguenza di decenni di discriminazioni compiute ai danni degli ebrei e delle altre comunità perseguitate: «La riflessione sulla Shoah – aggiunge la Comunità di Sant’Egidio -, preparata nel Novecento da decenni di antisemitismo e predicazione dell’odio razziale, è stata determinante per la pace e la riconciliazione in Europa dopo la seconda guerra mondiale. Ma il ricordo dell’abisso di Auschwitz costituisce ancora un monito fondamentale per il futuro del nostro continente, proprio nel momento in cui la guerra è tornata tragicamente sul suolo europeo».