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Cambiamenti climatici: “Giovani formati per un futuro a impatto zero”

"La gravità della situazione - ammette il professo Zazzini - non la scopriamo noi. È evidente, molti studi scientifici la sottolineano, e ci sentiamo veramente interpellati nel dare una risposta sia come entità ecclesiale, ma anche come singoli cittadini perché siamo di fronte a degli scenari in base ai quali, se non si inverte la tendenza e ahimè purtroppo siamo già molto in ritardo da questo punto di vista, si prospettano delle situazioni abbastanza catastrofiche"

È questo l’obiettivo del primo seminario sul tema, organizzato dalla Pastorale universitaria diocesana, che si svolgerà oggi, ore 17, all’Università D’Annunzio di Pescara

Si intitola “Cambiamenti climatici: impatti negativi e comportamenti virtuosi” il seminario organizzato dalla Pastorale universitaria dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne che avrà luogo oggi pomeriggio, alle 17, nell’aula 31 del Polo di viale Pindaro a Pescara dell’Università “Gabriele D’Annunzio”.

Si tratta del primo appuntamento di questa tipologia, dedicato ad un tema attualissimo dopo la pubblicazione dell’enciclica ambientale di Papa Francesco Laudato si’, ad essere organizzato presso l’università dalla Chiesa di Pescara-Penne con la relazione del professor Piero Di Carlo, ordinario di Atmosfera e clima presso l’Università D’Annunzio, il quale verrà introdotto dal suo collega professor Paolo Zazzini, associato di Fisica e tecnica presso la stessa università e componente dell’equipe della Pastorale universitaria: «Questo è il primo – premette Zazini -, ma speriamo non l’ultimo appuntamento di questo genere che il gruppo di Pastorale universitaria dell’Arcidiocesi di Pescara intende organizzare. Si tratta di iniziative di tipo in culturale, incontri, seminari, conferenze, dibattiti su temi rilevanti della nostra società e del nostro tempo. Come ufficio di Pastorale universitaria ci poniamo un obiettivo che, oltre a quello di offrire ai giovani universitari occasioni di incontri, aggregazione, formazione culturale e spirituale, è anche l’idea di rispondere all’appello sempre più insistente di Papa Francesco di costruire una Chiesa in uscita, una Chiesa che sia in grado di dialogare anche con le varie componenti della nostra società. In questa ottica abbiamo inteso organizzare tale appuntamento e intendiamo proseguire in questa direzione».

Paolo Zazzini, docente associato di Fisica e tecnica dell’Università D’Annunzio

Da qui l’idea del seminario odierno sui cambiamenti climatici: «Partiamo da questo tema – spiega l’accademico –, innanzitutto perché ad esso mi sento molto vicino essendo un docente di Fisica e tecnica. Ovvero di una materia che si occupa in maniera molto significativa delle problematiche legate alle alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico in particolare negli edifici. E poi cominciamo da questo perché è un tema molto scottante, come lo stesso Papa Francesco ha sottolineato più volte, in modo particolare nell’enciclica Laudato si’ del 2015 che è un caposaldo non solo tra i documenti ecclesiali, ma anche all’interno del dibattito scientifico, politico ed economico della nostra società. Per questo ci siamo sentiti fortemente interpellati ad affrontare questa tematica. Del resto, la gravità della situazione non la scopriamo noi. È evidente, molti studi scientifici la sottolineano, e ci sentiamo veramente interpellati nel dare una risposta sia come entità ecclesiale, ma anche come singoli cittadini perché siamo di fronte a degli scenari in base ai quali, se non si inverte la tendenza e ahimè purtroppo siamo già molto in ritardo da questo punto di vista, si prospettano delle situazioni abbastanza catastrofiche. Quindi, è veramente urgente, impellente cominciare ad essere più sensibili a questo tema. E noi, dal nostro punto di vista, ci siamo sentiti in dovere di portare anche il nostro contributo».

In effetti, anche negli ultimi giorni, è sotto gli occhi di tutti il paradosso di un Nord Italia asfissiato da una perdurante siccità, che incide negativamente sui raccolti, mentre precipitazioni e ondate di gelo si sono tutte spostate nel Centro Sud provocando al danni alle infrastrutture e anche in questo caso alle produzioni ortofrutticole: «Questi sono fenomeni contingenti – osserva il professor Zazzini -, forse non direttamente con riconducibili alla problematica in oggetto, ma che sicuramente rappresentano comunque dei segnali da non trascurare e da prendere in considerazione. Come anche vanno considerati tutti gli eventi meteorologici estremi, che ormai si stanno susseguendo con una frequenza a cui non eravamo assolutamente abituati in passato. Sicuramente sono dei campanelli d’allarme importanti».

La locandina del seminario

Come dimostra il sottotitolo del seminario “impatti negativi e comportamenti virtuosi”, questo appuntamento avrà un taglio molto concreto: «Grazie all’apporto del professor Di Carlo – precisa Paolo Zazzini -, che è esperto in materia, non intendiamo soltanto sottolineare gli aspetti negativi che sono sotto gli occhi di tutti e che vanno sicuramente chiariti bene da un punto di vista scientifico, ma anche i comportamenti virtuosi che noi possiamo intraprendere nella nostra vita quotidiana. Purtroppo assistiamo ancora ad una diffusa mentalità di spreco energetico non tanto nelle nuove generazioni, un fattore positivo da tenere in considerazione, ma nelle generazioni meno giovani le quali, forse, sono state poco abituate a alla necessità di ridurre l’impatto ambientale che produciamo con i nostri comportamenti quotidiani. Faccio degli esempi molto banali. In maniera sistematica, e a mio parere sconsiderata, noi usiamo l’autovettura per spostamenti anche molto brevi. Lo usiamo quasi come fosse una nostra protesi. Cioè, quando dobbiamo uscire di casa, automaticamente prendiamo le chiavi per prendere la macchina e altro. Altri comportamenti che potremmo sicuramente migliorare, riguardano poi l’utilizzo dell’energia elettrica nell’illuminazione degli edifici privati, ma soprattutto di quelli pubblici».

Azioni, queste ultime, che sono fortemente condizionate dal grado di consapevolezza, ovvero di formazione, dei giovani: «Che si stanno preparando – ricorda l’associato di Fisica e tecnica – e, specialmente nell’edilizia, vanno sensibilizzati ad elaborare progetti che siano ad impatto zero sull’ambiente». Insomma, anche attraverso i nostri piccoli gesti quotidiani possiamo incidere positivamente sulla lotta al cambiamento climatico: «Il problema è che – conclude il professor Paolo Zazini – questi cambiamenti epocali che ci aspettiamo dalle nostre classi dirigenti, purtroppo tardano a venire e non ci sono grossi segnali a farci sperare in un cambio di rotta. Su questo noi singoli cittadini fare molto poco. Invece proprio le giovani generazioni, anche grazie ad appuntamenti del genere, possono accrescere la sensibilità al problema per far capire il peso che possono avere i nostri piccoli quotidiani comportamenti di ogni giorno».

Infine l’auspicio del docente pescarese: «Quello – conclude il componente dell’equipe della Pastorale universitaria pescarese – di vedere diffondersi questo tipo di mentalità e che anche la partecipazione a questo incontro, e a tutti quelli che vanno in questa direzione, sia la più elevata possibile. Sarebbe bello, interessante e importante che crescesse la sensibilità ad approfondire queste tematiche perché, come dicevo in precedenza, non è corretto far riferimento soltanto al “sentito dire”, ma è necessario entrare nella profondità dei problemi e dei fenomeni fisici, che sono spiegabili da un punto di vista scientifico, e che questo tipo di comprensione possa aiutare a capire l’importanza e la gravità di queste di queste situazioni, rispetto alle quali ci troviamo a vivere».

Il servizio di Radio Speranza
About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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