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Elezioni regionali: “In gioco sfide che riguardano l’intero Paese”

"In quanto Pastore del popolo a me affidato – sottolinea monsignor Bruno Forte -, invito i cattolici a impegnarsi con decisione e generosità al servizio del bene di tutti e ad essere vigili, affinché i “sì” e i “no” proposti siano recepiti e sia data risposta concreta ed efficace alle urgenze segnalate. Il Signore benedica la nostra gente e l’intera Nazione Italiana"

Lo ha affermato il presidente della Ceam, monsignor Bruno Forte, in un comunicato condiviso dall’arcivescovo Valentinetti

Gli arcivescovi di Chieti-Vasto e Pescara-Penne, monsignor Bruno Forte e Tommaso Valentinetti

«Condivido pienamente il messaggio di monsignor Forte, presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana (Ceam), pubblicato ieri dalla stampa locale». Con queste parole monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, ha rilanciato il comunicato diffuso dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, in occasione delle imminenti elezioni regionali del 10 febbraio prossimo e delle successive elezioni comunali del 26 maggio in alcune località abruzzesi e molisane.

In particolare, in riferimento alle regionali, monsignor Bruno Forte ha sottolineato come il voto avrà una valenza extraregionale: «Poiché in gioco – premette il presule – ci sono problemi e sfide che riguardano l’intero Paese. Perciò, nella recente sessione della Conferenza episcopale abruzzese e molisana noi vescovi, in quanto pastori del popolo che ci è affidato, abbiamo espresso l’auspicio che tutti gli elettori esercitino il loro diritto al voto e ci siamo scambiati alcune riflessioni, ispirate alla dottrina sociale della Chiesa e in particolare al messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della pace 2019 su “La buona politica al servizio della pace”».

Poi la decisione del presidente della Ceam di rilanciarne alcune, in particolar modo legate ad aspetti riguardanti il territorio della Chiesa diocesana di Chieti-Vasto, ma anche dell’intera regione ecclesiastica. Tesi catalogate come “sì” e come “no”: «I “sì” – spiega l’arcivescovo Forte – riguardano anzitutto il rispetto della dignità di ogni persona umana, quale che sia il colore della sua pelle, la sua storia, la sua provenienza. Da un tale rispetto conseguono i doveri di solidarietà verso i più deboli e di accoglienza verso chi bussa alle nostre porte, fuggendo spesso da fame o violenza alla ricerca di un futuro migliore per sé e i propri cari. In collaborazione con l’azione della Prefettura, varie nostre realtà ecclesiali hanno ben operato in tal senso e continueranno a farlo secondo il bisogno. Questo “sì” si congiunge a un appello all’Unione Europea perché si lavori a promuovere un’Europa dei popoli, solidale e partecipativa nel gestire il flusso epocale delle migrazioni».

Un altro “sì” necessario, a detta dell’arcivescovo di Chieti-Vasto, dovrà essere quello: «All’impegno prioritario da parte di chi sarà eletto – sottolinea – nei confronti dell’emergere e dell’allargarsi delle povertà, del fondamentale problema del lavoro dei giovani, fra cui si diffonde la paura del futuro data l’insicurezza delle possibilità che si aprono per loro, e della situazione di emergenza del post-terremoto, che esige una sollecitudine da incentivare con determinazione».

Un particolare richiamo, all’interno del comunicato, viene poi fatto all’attenzione nell’ambito della sanità: «Pur convenendo sull’urgenza e l’opportunità del riassetto della rete ospedaliera – osserva monsignor Forte -, non si può non segnalare la necessità di tener conto dei bisogni della gente sul territorio, perché essi appaiono a volte sottovalutati a favore di una logica aziendale, che non si addice ai doveri di un servizio pubblico».

Connessa all’attenzione prioritaria alla salute come bene comune, non manca anche un riferimento alla questione ambientale: «La tutela e la promozione di quello che è l’autentico patrimonio collettivo della nostra gente d’Abruzzo – ammonisce il presule – è dovere primario di ogni amministratore. Un pericolo crescente a cui badare con attenzione è quello dell’emergenza rifiuti, che esige soluzioni su vasta scala e lungimiranti, mentre l’urgenza dell’intervento sulla distribuzione e la certificazione della qualità dell’acqua è improcrastinabile. Infine, nel campo dell’energia lo sviluppo delle fonti rinnovabili – da quella eolica, a quella solare, a quella idroelettrica – non potrà non caratterizzare una terra generosa come la nostra».

Dopo i “sì”, il presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana è passato ad elencare i “no”: «Anzitutto quello ad ogni logica di esclusione – precisa l’arcivescovo Forte -, come ad ogni esasperato atteggiamento identitario e a qualsivoglia rifiuto pregiudiziale del diverso. Per sua natura il cristiano sa di essere chiamato ad uno spirito di fraternità universale, fondato sull’esempio del Cristo e sul suo “comandamento nuovo”, la carità».

Al tempo stesso, a detta dell’arcivescovo, va rifiutato «ogni atteggiamento di rinuncia al cambiamento e all’audacia imprenditoriale, come ogni operazione di delocalizzazione rivolta unicamente al maggior profitto. Il nostro territorio ha più che mai bisogno di partecipazione attiva e responsabile e di coraggio e fiducia nell’avviare nuove possibilità di impresa e di lavoro».

Quindi l’arcivescovo di Chieti-Vasto ha espresso un auspicio: «Anche in questi ambiti – afferma – si esprime la speranza della fede, nella concretezza di iniziative imprenditoriali avviate con responsabilità e creatività personale, ma non di meno con generosità e cura del bene comune». Il presidente della Ceam ha poi annunciato che, al fine di approfondire queste tematiche, i vescovi abruzzesi e molisani hanno deciso di istituire un Osservatorio territoriale sulla promozione del bene comune nella vita sociale e politica: «Che avrà il compito – approfondisce Forte – di monitorare urgenze e problemi presenti sul territorio e di incoraggiare approfondimenti e proposte, per affrontarli nel modo più adeguato possibile».

Infine ancora un invito rivolto dall’arcivescovo: «In quanto Pastore del popolo a me affidato – conclude monsignor Bruno Forte -, invito i cattolici a impegnarsi con decisione e generosità al servizio del bene di tutti e ad essere vigili, affinché i “sì” e i “no” proposti siano recepiti e sia data risposta concreta ed efficace alle urgenze segnalate. Il Signore benedica la nostra gente e l’intera Nazione Italiana».

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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