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Dalla GMG al Giubileo, i giovani a scuola di speranza

«Lieti nella speranza» (Rm 12,12) è il tema che guiderà i giovani verso l’Anno Santo 2025

Domenica 26 novembre, solennità di Cristo Re, ricorre la Giornata Mondiale della Gioventù nelle diocesi. Ogni anno, infatti, le Chiese locali celebrano i propri giovani fedeli, per poi unirsi con cadenza biennale nella grande festa della GMG universale, l’ultima delle quali si è tenuta a Lisbona nello scorso agosto.

Nel messaggio pubblicato per l’occasione, Papa Francesco ha esordito facendo riferimento proprio alla bella esperienza portoghese, che ha coinvolto oltre un milione e mezzo di giovani provenienti da tutto il mondo: «Come è stato bello il nostro incontro a Lisbona! Una vera e propria esperienza di trasfigurazione, un’esplosione di luce e di gioia!»

GMG di Lisbona. Davanti alla bandiera portoghese, quella della Corea del Sud, che ospiterà la prossima GMG nel 2027

Il Santo Padre ha dunque tracciato la rotta dopo Lisbona 2023: un cammino di due anni incentrato sull’espressione paolina «Lieti nella speranza» (Rm 12,12), fino ad arrivare al Giubileo del 2025 a Roma. Poi, ancora due anni di cammino, riflettendo sulle parole del profeta Isaia «Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi» (Is 40,31), per ricontrarsi nuovamente nella GMG 2027 a Seoul, in Corea del Sud.

Affrontando subito nel tema proposto, il Papa ha ricordato che la “gioia nella speranza” a cui fa riferimento San Paolo «scaturisce dal mistero pasquale di Cristo, dalla forza della sua risurrezione. Non è il frutto dell’impegno umano, dell’ingegno o dell’arte. È la gioia che deriva dall’incontro con Cristo. La gioia cristiana viene da Dio stesso, dal sapersi amati da Lui».

Papa Francesco ha poi passato in rassegna le molte difficoltà che coinvolgono il mondo giovanile, colpito da esperienze di violenza, bullismo, ansie, paure e depressioni. «In un contesto simile, come sperimentare la gioia e la speranza di cui parla San Paolo? Ebbene, noi possiamo essere parte della risposta di Dio. Noi, creati da Lui a sua immagine e somiglianza, possiamo essere espressione del suo amore che fa nascere la gioia e la speranza anche dove sembra impossibile». Il Pontefice ha poi presentato un esempio cinematografico: «Mi viene in mente il protagonista del film «La vita è bella», un giovane padre che, con delicatezza e fantasia, riesce a trasformare la dura realtà in una specie di avventura e di gioco, e così regala al figlio “occhi di speranza”, proteggendolo dagli orrori del campo di concentramento, salvaguardando la sua innocenza e impedendo che la malvagità umana gli rubi il futuro». E ha poi aggiunto: «Anche uno sguardo illuminato dalla speranza fa apparire le cose in una luce diversa. Vi invito, perciò, ad assumere questo sguardo nella vostra vita quotidiana. Animato dalla speranza divina, il cristiano si trova pieno di una gioia diversa, che viene da dentro. Le sfide e le difficoltà ci sono e ci saranno sempre, ma se siamo dotati di una speranza “piena di fede”, le affrontiamo sapendo che non hanno l’ultima parola e noi stessi diventiamo una piccola torcia di speranza per gli altri».

«È la dolce brezza dello Spirito Santo ad alimentare la speranza. Noi possiamo collaborare ad alimentarla in diversi modi» ha spiegato il Pontefice, indicando due validi sostegni alla speranza: la preghiera e le scelte quotidiane. «Pregando si custodisce e si rinnova la speranza. Pregando teniamo accesa la scintilla della speranza. ― ha affermato il Papa ― Quando le fitte nebbie della paura, del dubbio e dell’oppressione vi circondano e non riuscite più a vedere il sole, imboccate il sentiero della preghiera». Circa il secondo punto, il Santo Padre ha affermato: «La speranza è alimentata dalle nostre scelte quotidiane. Perciò vi esorto a scegliere uno stile di vita basato sulla speranza. Faccio un esempio: sui social media sembra più facile condividere cattive notizie che notizie di speranza. Pertanto, vi faccio una proposta concreta: provate a condividere ogni giorno una parola di speranza. Diventate seminatori di speranza nella vita dei vostri amici e di tutti quelli che vi circondano».

Per il testo completo del messaggio, clicca qui.

About Alfredo Battisti (100 Articles)
Classe 2000, è di Torre de' Passeri. Dopo la maturità scientifica con lode, ha conseguito, con lode e menzione di merito, il titolo di dottore magistrale in giurisprudenza. È attualmente dottorando di ricerca in Diritto civile. Da giugno 2022 è iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti.