Buoni per alimenti freschi e lotta allo spreco all’Emporio della solidarietà
"Si aggiunge quindi una nuova possibilità perché queste 400 famiglie, che sono già in carico ai Servizi sociali del Comune - spiega Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne -, potranno avere accesso a questo emporio e si aggiunge la possibilità di incrementare quello che era la raccolta che si faceva attraverso Caritas e l'Associazione “Spazi di prossimità”. Ovviamente la maggior parte dei fondi saranno utilizzati un po’ per la gestione, ma soprattutto per l'acquisto dei freschi, che è un miglioramento del servizio già svolto da tanti anni, cosa che non è facile"
Già da alcuni giorni, presso l’Emporio della solidarietà “Papa Francesco” in via Rubicone a Pescara, è possibile richiedere buoni – del valore di 30 euro l’uno per un totale di 3 mila euro – per l’acquisto di prodotti freschi spendibili in una macelleria. Un’opportunità messa a disposizione dell’emporio solidale dal Comune di Pescara che ha stanziato 30 mila euro di fondi. Nel periodo natalizio sono stati già più di 100 i buoni distribuiti. L’Emporio della solidarietà “Papa Francesco” è stato aperto 13 anni fa dalla Caritas diocesana di Pescara-Penne, ed è gestito dai volontari dell’Associazione “Spazi di prossimità”, consentendo a persone residenti a Pescara, con un Isee non superiore a 6 mila euro e se presi in carico dai Servizi sociali, di fare la spesa gratuitamente attraverso una tessera a punti da utilizzare per un massimo di 6 mesi.
Un emporio che, anche mediante il recupero delle eccedenze e delle raccolte alimentari, mette a disposizione generi alimentari, prodotti per l’igiene della persona e della casa: «Solo per il sostegno alimentare – spiega Carlo Masci, sindaco di Pescara – impieghiamo annualmente 500 mila euro per realizzare le varie misure che sono concrete. Così la gente si presenta con una tessera e prende ciò di cui la propria famiglia ha bisogno. Ci sono i buoni che permettono di andare in macelleria per acquistare la carne. Il massimo della dignità. Non si tratta di un’improvvisazione o di un aiuto caritatevole. La gente ha diritto a stare bene, a vivere dignitosamente e noi a Pescara diamo questa possibilità. Non è carità, ma è concretezza nei confronti di chi deve vivere in una condizione dignitosa».
Dunque da anni, attraverso l’Emporio e ancora di più con l’erogazione dei buoni per reperire prodotti freschi, si è superata la logica del “pacco viveri”: «Noi non ci limitiamo a dare un pacco – precisa Adelchi Sulpizio, assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara -, dove c’era qualcuno che decideva cosa dare sulla base di beni e necessità. Oggi, invece, andiamo a salvaguardare la dignità della persona in difficoltà. Una persona che viene e sceglie quello di cui ha bisogno. C’è proprio un cambio repentino di come viene affrontata la marginalità estrema. Attraverso l’erogazione dei prodotti freschi, come amministrazione comunale volevamo dare delle risposte concrete, per far sì che anche la persona in difficoltà potesse avere a casa dei freschi e non soltanto dei prodotti a lunga conservazione. E poi anche dal punto di vista etico questa iniziativa è importante, perché i prodotti prossimi alla scadenza non verranno buttati, ma grazie al Banco alimentare dell’Abruzzo e alla Caritas, potranno essere utilizzati in favore di quelle persone che sono in difficoltà».
Dunque da un lato una misura di sostegno alimentare, con i buoni per il reperimento di prodotti freschi, e dall’altro la lotta allo spreco alimentare derivante dal recupero delle eccedenze: «Dal 2010 abbiamo aperto questo emporio – ricorda Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – e al suo interno, con il nuovo piano distrettuale, si inserisce il progetto di misure di sostegno alimentare e lotta allo spreco che conduciamo insieme al Banco e ringraziamo l’associazione “Spazi di prossimità”, che va ad accogliere tutti i volontari che fanno servizio nelle opere-segno della Caritas diocesana. Quindi anche grazie al recupero delle eccedenze che fa il Banco alimentare, ma che avviene anche attraverso i tanti volontari che, quotidianamente, fanno servizio in questo luogo, ma che fanno anche il giro nei vari supermercati, diamo la possibilità – attraverso queste card – di fare la spesa. Si aggiunge quindi una nuova possibilità perché queste 400 famiglie, che sono già in carico ai Servizi sociali del Comune, potranno avere accesso a questo emporio e si aggiunge la possibilità di incrementare quello che era la raccolta che si faceva attraverso Caritas e l’Associazione “Spazi di prossimità”. Ovviamente la maggior parte dei fondi saranno utilizzati un po’ per la gestione, ma soprattutto per l’acquisto dei freschi, che è un miglioramento del servizio già svolto da tanti anni, cosa che non è facile».
Dunque, soprattutto per il recupero delle eccedenze alimentari, il Banco alimentare dell’Abruzzo è un partner strategico: «Oltre a recuperare cibo – spiega Antonio Dionisio, presidente del Banco alimentare dell’Abruzzo -, noi aiutiamo chi aiuta e quindi siamo qui a ricordarci e a ricordare la nostra attività quotidiana, perché mettere a disposizione i prodotti significa aiutare chi aiuta. Il secondo aspetto è il richiamo ad una responsabilità che ci vede protagonisti ognuno di noi. La responsabilità di non smettere di continuare a generare valore. Quindi dobbiamo continuare a generare valore, ognuno di noi a fare la propria parte, perché non è poco che ognuno di noi possa dare il proprio contributo. Da qui l’augurio di continuare a farlo avendo coraggio di intraprendere iniziative innovative».
Il motore di questa nuova iniziativa sono dunque i volontari: «Questi ultimi – sottolinea Antonio D’Intino, presidente dell’Associazione “Spazi di prossimità” – quotidianamente ricevono i prodotti, li catalogano, li smistano ed educano gli utenti ad un acquisto consapevole. Devo ringraziare tutti i volontari (50 gli operativi). Sono sempre pochi e sempre più anziani, ma non ci lamentiamo e andiamo avanti con rinnovata convinzione».
E a proposito di lotta allo spreco alimentare, dal mese prossimo nelle scuole di Pescara ci saranno delle attività di sensibilizzazione: «Dunque – precisa De Dominicis – non solo l’educazione alle famiglie per evitare lo spreco alimentare, ma anche delle giovani generazioni per far sì che si cresca sempre in maniera più consapevole e rispettosa del creato». Tra l’altro, nell’ambito del nuovo appalto per il servizio di refezione scolastica del Comune di Pescara, anche le rimanenze delle mense scolastiche verranno donate alle mense o agli empori solidali per sostenere i bisognosi.