Domani a Pescara la messa per i senzatetto morti in strada
"Verranno letti i nomi - spiega Gilberto Grasso, responsabile pescarese della Comunità di Sant'Egidio - di alcune tra le tante persone che da allora hanno perso la vita a Pescara, a causa della durezza delle condizioni di vita in strada. Una memoria iniziata per Pescara nel 2008 in seguito alla morte di Emilio, un senza dimora caro alla Comunità, conosciuto durante il servizio di strada, fino ad arrivare a Ruggero e Gabriele, morti lo scorso dicembre"
Solo nel 2023 sono stati 6 i senzatetto che hanno perso la vita a Pescara vivendo all’addiaccio, per un totale di 120 morti negli ultimi 20 anni. In memoria di tutti loro si rinnoverà domani, domenica 18 febbraio alle 11.00 nella chiesa di San Giuseppe in via Matese 1 a Pescara, l’appuntamento con la santa messa dedicata ai senza fissa dimora che hanno perso la vita in strada negli ultimi anni in città e non solo, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e presieduta dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti.
In particolare, la liturgia eucaristica sarà dedicata alla memoria di Modesta Valenti, la donna che morì il 31 gennaio 1983 alla stazione Termini di Roma in quanto, essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di trasportarla in ospedale: «Così, insieme al suo – spiega Gilberto Grasso, responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio -, verranno letti i nomi di alcune tra le tante persone che da allora hanno perso la vita a Pescara, a causa della durezza delle condizioni di vita in strada. Una memoria iniziata per Pescara nel 2008 in seguito alla morte di Emilio, un senza dimora caro alla Comunità, conosciuto durante il servizio di strada, fino ad arrivare a Ruggero e Gabriele, morti lo scorso dicembre».
Durante la celebrazione in ricordo di Modesta, Emilio e di ogni senza dimora che da allora ha perso la vita a Pescara, verrà accesa una candela: «La celebrazione – precisa Grasso – sarà anche un’occasione di riflessione per tutti, società̀ civile e istituzioni, per non restare indifferenti di fronte ai bisogni delle persone più fragili della nostra città. Alla sua conclusione avrà luogo, nei locali della parrocchia, un incontro in amicizia e un rinfresco con i volontari e i loro amici senza fissa dimora».
Modesta Valenti è dunque diventata il simbolo di tutte le persone che vivono in strada. Dalla sua memoria è nato un largo movimento di solidarietà, non solo in Italia, ma anche in Europa e in altri continenti, con numerose persone di ogni età impegnate a portare cibo, bevande calde, sacchi a pelo e coperte a chi è in difficoltà: «Ma – conclude il responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio – anche fermandosi ad ascoltare e ad aiutare a uscire dalla strada. Espressione di questo movimento sono le numerose celebrazioni liturgiche che si hanno luogo in diverse città in questo periodo dell’anno, a partire dal 31 gennaio, giorno della morte di Modesta».
La santa messa verrà trasmessa in diretta sull’emittente radiofonica diocesana, Radio Speranza InBlu.