Nuovi locali per la parrocchia di Sant’Antonio a Montesilvano
"Noi muoviamo veramente un ottimo numero di giovani - spiega don Pierluigi Pistone, parroco di Sant'Antonio di Padova -, parliamo di quasi 200 ragazzi tra Scout, Azione cattolica e catechismo. Quindi uno spazio come questo ci permette di poter vivere la pastorale e dare un servizio di qualità ai nostri giovani, in un luogo a loro pienamente dedicato e questo mi rende mi rende davvero felice"
La parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Montesilvano avrà presto un secondo centro pastorale oltre al primo – adiacente la parrocchia ubicata in piazza Marconi – ormai incapace di contenere i tanti e numerosi gruppi di fedeli che vi si alternano nelle attività pastorali durante la settimana. Si tratta dell’edificio ex Fea, ubicato in via Michetti: la storica stazioncina inaugurata nel 1929, dismessa nelle sue funzioni negli anni ’60, sede negli anni ’70 del comando della Polizia municipale e anche della Asl negli anni ’80.
Dopo sei mesi di lavori si è appena appena conclusa la riqualificazione dell’immobile, composto da 8 stanze e 2 bagni, che ora potrà tornare a vivere dopo tanti anni di abbandono e degrado e che accoglierà alcune delle attività parrocchiali per delle finalità sociali, culturali ed educative.
Ieri mattina si è svolto un sopralluogo del sindaco Ottavio De Martinis, con il parroco di Sant’Antonio don Pierluigi Pistone: «Sono contentissimo – afferma il presbitero -, perché c’era bisogno di uno spazio soprattutto per la pastorale giovanile della parrocchia, in modo particolare per gli scout che sono senza sede ormai da anni e per il loro metodo avere una sede è fondamentale. Ed è altrettanto importante per l’Azione cattolica e tutto ciò che può riguardare i giovani della parrocchia. Noi muoviamo veramente un ottimo numero di giovani, parliamo di quasi 200 ragazzi tra Scout, Azione cattolica e catechismo. Quindi uno spazio come questo ci permette di poter vivere la pastorale e dare un servizio di qualità ai nostri giovani, in un luogo a loro pienamente dedicato e questo mi rende mi rende davvero felice».
La ristrutturazione dell’ex Fea è divenuta realtà grazie all’ufficio tecnico del Comune di Montesilvano, che lo scorso anno ha reso possibile la partecipazione al bando “Rigenerazione urbana”, il quale prevedeva interventi nelle aree degradate della città, intercettando così 400 mila euro. L’edificio verrà consegnato alla parrocchia ad aprile. Il progettista dell’ex stazione ferroviaria è l’architetto Vincenzo Di Tommaso, mentre il responsabile unico del progetto dei lavori è il geometra comunale Marco Amadio.
La ditta che ha gestito l’intervento è “Sfamurri Claudio” di Montesilvano, che è intervenuta con il consolidamento strutturale dell’edificio, la sostituzione degli infissi e la manutenzione straordinaria di tutta l’area: «L’ex Fea – ricorda Ottavio De Martinis – rappresenta non solo la storia di Montesilvano, ma vuole essere una struttura dove costruire anche il futuro dei nostri giovani. Dai contatti avuti con il parroco della chiesa di Sant’Antonio don Pierluigi Pistone, è emersa la richiesta di utilizzare degli spazi per le attività parrocchiali, sociali, culturali e aggregative dei ragazzi. La nostra amministrazione comunale è ben felice di mettere a disposizione della parrocchia lo stabile, offrendo alle nuove generazioni del quartiere dei locali idonei dove trascorrere il tempo libero. L’area verrà dotata anche di un impianto di videosorveglianza».