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Bambini ucraini in Abruzzo: “Pace possibile se le persone s’incontrano”

"Un’esperienza positiva non solo per i bambini ucraini, e per i loro accompagnatori - riconosce don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana -, ma soprattutto per le diocesi e le parrocchie che li hanno accolti, le quali hanno avuto la possibilità di toccare con mano gli orrori della guerra e soprattutto la possibilità di dare speranza a questi bambini i quali, rientrando nel loro Paese, potranno raccontare e sperimentare che la pace è possibile quando le persone di incontrano"

Lo ha affermato il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi, che a Chieti ha partecipato all’accoglienza dei ragazzi ucraini che trascorreranno le vacanze in Abruzzo-Molise fino al 25 agosto

I ragazzi ucraini con il cardinale Zuppi e il presidente della Ceam monsignor Cibotti

È stata un bel momento di festa, ieri sera nella parrocchia di San Martino vescovo a Chieti, la cerimonia di accoglienza dei poco meno di 30 ragazzi ucraini che, fino al prossimo 25 agosto, trascorreranno le vacanze ospitati da alcune famiglie abruzzesi e molisane delle diocesi di Chieti-Vasto, Pescara-Penne e Isernia-Venafro.

Card. Matteo Zuppi, presidente della Cei

Un progetto, quest’ultimo, elaborato dall’Ufficio nazionale Cei di Pastorale familiare in collaborazione con Caritas italiana, le Ambasciate di Italia e Ucraina e la rete di Famiglie per l’accoglienza. Alla cerimonia di accoglienza ha preso parte innanzitutto il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana Matteo Zuppi, salutato dal vescovo di Isernia-Venafro e presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana monsignor Camillo Cibotti: «“Insieme è più bello” – afferma il porporato – è un po’ lo slogan di questa bellissima avventura dei bambini ucraini in Italia. Ed è davvero più bello per chi esce dalla guerra, dal silenzio, dalle notti delle bombe, dall’angoscia, da qualcosa di tanto grande che cambia tutto quanto e qui ritrovano veramente un po’ di pace. È un po’ come una luce che siamo sicuri riporteranno in Ucraina. Insieme è più bello anche per noi che, molte volte, non sappiamo cosa fare di fronte a un male così grande. Questo si può fare, lo possiamo fare tutti. Sono più di 700 i bambini che sono giunti in Italia grazie a Caritas italiana, in collaborazione con l’Ambascia in Ucraina presso la Santa Sede. È un piccolo seme di pace, piccolissimo, ma che può essere decisivo quando c’è soltanto il terribile semo della guerra».

Don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana

Presente anche il direttore di Caritas italiana, il sacerdote pescarese don Marco Pagniello soddisfatto per questo progetto di esperienza estivo: «Piccoli numeri – sottolinea il presbitero – che però ci dicono come sia possibile portare avanti anche questa questo progetto e quindi, così come è accaduto per i gruppi, l’anno prossimo credo che aumenteranno anche le famiglie e i bambini che saranno accolti in casa. Un’esperienza positiva non solo per i bambini ucraini, e per i loro accompagnatori, ma soprattutto per le diocesi e le parrocchie che li hanno accolti, le quali hanno avuto la possibilità di toccare con mano gli orrori della guerra e soprattutto la possibilità di dare speranza a questi bambini i quali, rientrando nel loro Paese, potranno raccontare e sperimentare che la pace è possibile quando le persone di incontrano».

Don Sabatino Fioriti, parroco di San Martino vescovo a Chieti e responsabile regionale della Pastorale familiare

A fare gli onori di casa per i ragazzi ucraini è stato il parroco di San Martino vescovo in Chieti, nonché responsabile regionale Abruzzo-Molise della Pastorale familiare, don Sabatino Fioriti: «È un’iniziativa che abbiamo accolto con molto entusiasmo –  racconta il sacerdote teatino – e nelle famiglie abbiamo trovato tanto riscontro e disponibilità per accogliere dei bambini, dei ragazzi, che vengono da un’esperienza faticosa, difficile, qual è quella della guerra tra Russia e Ucraina. Speriamo che questa esperienza lasci un segno bello, positivo nella vita di questi bambini e di questi ragazzi».

La Pastorale familiare dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne accoglierà nelle famiglie 5 bambini ucraini, mentre altrettanti verranno accolti dalla rete di Famiglie per l’accoglienza.

About Davide De Amicis (4458 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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