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Il 25 aprile la preghiera della Chiesa di Pescara-Penne per Papa Francesco

"Anche noi lo abbiamo conosciuto da vicino e abbiamo ricevuto da lui conforto, sostegno e paternità - sottolinea l'arcivescovo Valentinetti -. Ora, la nostra risposta alla sua esistenza, dedicata totalmente al bene della Chiesa, è quella di invocare la Misericordia del Signore per la sua anima benedetta. Si è sempre dimostrato molto attento alla vita della nostra Arcidiocesi di Pescara-Penne, della quale conosceva anche qualche particolare che magari potrebbe sfuggire a chi vive lontano dalla nostra terra"

L’arcivescovo Valentinetti presiederà una santa messa in suffragio, alle 19, nella Cattedrale di San Cetteo

Papa Francesco - Foto: Calvarese/Sir

Il cordoglio, l’omaggio e la preghiera della Chiesa di Pescara-Penne nei confronti di Papa Francesco, scomparso ieri all’età di 88 anni, culmineranno nella santa messa in suffragio del Pontefice che venerdì 25 aprile alle 19 presiederà l’arcivescovo di Pescara-Penne nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara.

Lo ha reso noto stamani lo stesso presule, inviando una lettera indirizzata ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ma anche ai laici e alle laiche consacrate, ai ministri istituiti, agli Uffici e ai tavoli pastorali, al Consiglio pastorale diocesano e alla Consulta diocesana dell’Apostolato dei laici, nonché ai dipendenti della Curia diocesana, ai dirigenti e ai dipendenti della Fondazione Paolo VI, ai Consigli pastorali parrocchiali e al Popolo santo di Dio dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne.

La santa messa in suffragio di Papa Bergoglio della Chiesa di Pescara-Penne, che tra l’altro verrà trasmessa in diretta dall’emmittente radiofonica diocesana Radio Speranza InBlu (sugli 87.60 Fm nella zona di Pescara-Penne, in streaming e sulle radio Dab, anticiperà di un giorno il rito delle esequie del Papa, che il cardinale decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re presiederà sabato 26 aprile alle 10 in piazza San Pietro a Roma. Intanto le iniziative di memoria e preghiera si susseguono nelle parrocchie, i cui presbiteri hanno già ricevuto il materiale che la Conferenza episcopale italiana ha messo a disposizione per la preghiera.

Mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne

Oltre alla lettera alla Chiesa di Pescara-Penne, stamani, monsignor Tommaso Valentinetti ha affidato un ricordo più personale e informale di Papa Francesco all’emittente diocesana Radio Speranza InBlu: «I miei ricordi di lui sono molto belli – confida il presule -, anche perché sono stato più volte in udienza particolare da lui e si è sempre dimostrato molto attento alla vita della nostra Arcidiocesi di Pescara-Penne, della quale conosceva anche qualche particolare che magari potrebbe sfuggire a chi vive lontano dalla nostra terra. Ma lui era molto attento soprattutto alla dimensione della povertà, alla dimensione della salvaguardia del creato e a far sì che la vita di fede, che la vita evangelica, fosse incarnata il più possibile dentro la storia. Per questo lo ricordo come un Papa che non si è assolutamente disinteressato delle problematiche dell’umanità, come del resto tanti altri Papi, ma che è stato molto attento e molto presente dentro questa dimensione».

Una missiva, quest’ultima, con la quale l’arcivescovo Valentinetti ha invitato tutti a partecipare alla solenne liturgia eucaristica, precisando che saranno sospese tutte le messe vespertine nelle singole parrocchie: «La morte del nostro amato Papa Francesco, che ha concluso la sua vita terrena lo scorso lunedì di Pasqua 21 aprile – sottolinea l’arcivescovo di Pescara-Penne -, ci rende ancora più meditativi sul mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo Gesù nostro Signore. Tutti in questi giorni, da ogni parte del mondo, si affannano in ricordi e commemorazioni. Anche noi lo abbiamo conosciuto da vicino e abbiamo ricevuto da lui conforto, sostegno e paternità. Ora, la nostra risposta alla sua esistenza, dedicata totalmente al bene della Chiesa, è quella di invocare la Misericordia del Signore per la sua anima benedetta».

In seguito, l’arcivescovo Valentinetti ha rivelato anche l’insegnamento più importante che ha tratto da pontificato di Francesco: «Di lui – afferma l’arcivescovo – mi porterò dietro la sua pervicacia nel ricordarci sempre che la guerra è un peccato gravissimo e che non si devono usare armi di nessun tipo. E soprattutto che la responsabilità delle guerre è di coloro che fabbricano le armi. E poi mi ha sempre colpito la sua linearità di condotta nel vivere il Vangelo tout-court, anche con le dimensioni di apertura e di misericordia nelle situazioni più complesse e più difficili, ma sicuramente con un’attenzione sempre rivolta a chi soffre, a chi vive una situazione molto particolare».

Un Papa che si è impegnato al massimo per avviare processi, come l’ultimo Sinodo della Chiesa universale recentemente concluso, per avviare una riforma che renda la Chiesa sempre più pastorale e vicina agli ultimi. Una missione, quest’ultima, la cui sorte ricadrà inevitabilmente sul suo successore: «I papi si susseguono sul soglio di Pietro – conclude monsignor Tommaso Valentinetti – e ognuno ha la sua caratteristica. Certamente c’è un cammino tracciato, in particolar modo per quanto vissuto negli ultimi mesi con l’indizione del Giubileo e la celebrazione del Sinodo, del quale il prossimo Pontefice – così come hanno fatto i papi precedenti sulle direttive del Concilio ecumenico Vaticano II – dovrà tener conto».

About Davide De Amicis (4656 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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