"La conversione delle strutture, che la parrocchia deve proporsi – conferma il documento -, richiede un cambiamento di mentalità e un rinnovamento interiore, soprattutto di quanti sono chiamati alla responsabilità della guida pastorale". Ma il rinnovamento della parrocchia, puntualizza il testo, non riguarda unicamente il parroco: «Né - aggiunge - può essere imposto dall’alto escludendo il Popolo di Dio". Da qui la necessità di superare "tanto una concezione autoreferenziale della parrocchia, quanto di una clericalizzazione della pastorale. È la comunità intera il soggetto responsabile della missione, dal momento che la Chiesa non si identifica con la sola gerarchia, ma si costituisce come Popolo di Dio"
Ma non in tutte le regioni italiane la presenza di sangue è sufficiente: "Viviamo in una situazione di sostanziale equilibrio – spiega Giancarlo Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue -, ma in alcune Regioni periodicamente è necessario ricorrere al sistema della compensazione. È importante che tutte le Regioni garantiscano una organizzazione della rete regionale di medicina trasfusionale, tale da mantenere costanti i livelli di raccolta di plasma e sangue"
"La legge sullo ius soli - sottolinea il cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas italiana - è un argomento molto importante, in cui decidiamo il nostro futuro, e non si può affrontare come se fosse in un ring attraverso modalità da far west. Una classe politica che urla è il modo migliore per dimostrare che non sta cercando il bene comune. Il punto non è dover pensare tutti alla stessa maniera, ma avere l’umiltà di mettere sul campo le nostre idee, confrontarle e scegliere ciò che conta"
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