"Esprimo ammirazione e gratitudine alla moltitudine di famiglie che, nella fedeltà dei giorni e degli anni, con la grazia del sacramento e la fatica quotidiana custodiscono e fanno crescere la loro comunità di vita e d’amore"
"Si può e si deve - scrivono i vescovi - respingere la tentazione, indotta anche da mutamenti legislativi, di usare la medicina per assecondare una possibile volontà di morte del malato, fornendo assistenza al suicidio o causandone direttamente la morte con l’eutanasia"
Per avere l’indulgenza plenaria, i malati di coronavirus, quanti sono sottoposti a regime di quarantena oltre agli operatori sanitari e ai familiari, esposti al rischio contagio per assistere chi è colpito dal Covid-19, potranno direttamente recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera a Maria. Gli altri potranno scegliere tra diverse opzioni: visitare il Santissimo Sacramento o l’adorazione eucaristica o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, oppure la recita del Rosario, la Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, chiedendo a Dio la cessazione dell’epidemia, il sollievo per i malati e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé
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