"Mentre facciamo nostre le parole del Capo dello Stato - ricorda il cardinale Angelo Bagnasco -, che ha chiesto grande unità e responsabilità per contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone coinvolte, assicuriamo che la Chiesa continuerà a offrire un contributo concreto ed efficace al cammino del Paese. Questa tragedia ci sta consegnando un appello – peraltro già ampiamento raccolto – per una piena consonanza d’intenti"
"Le società - denuncia il Papa - adottano forme anomiche (carenza di leggi) de facto, specialmente in relazione alle leggi che regolano i diritti sociali, e lo fanno con argomentazioni diverse. sorgono delle voci che cercano di “spiegare” che i diritti sociali sono “vecchi”, sono obsoleti e non hanno nulla da contribuire alle nostre società. In tal modo, confermano le politiche economiche e sociali che guidano i nostri popoli all’accettazione e alla giustificazione della disuguaglianza e dell’inganno"
"Quando si riceve il male - spiega l'arcivescovo Valentinetti -, viene voglia di farsi giustizia da soli, di reagire, di fare anche noi male perché abbiamo ricevuto male. Ma la parola di San Paolo ci ammonisce “Non ripagate il male col male, ma ripagate il male col bene”. Capisco che è una giustizia difficile, ma del resto Dio nei nostri riguardi non usa lo stesso metro? Forse alla nostra ingiustizia, ai nostri peccati, ci ripaga con la sua vendetta o con la sua misericordia?"
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