"L’entusiasmo che questo evento ha generato – sottolinea don Michele Falabretti - è molto importante per gli educatori, per le nostre chiese, per i legami che si creeranno, e non era così prevedibile dopo i due anni di pandemia. Quella di oggi è una comunicazione che, purtroppo, punta molto ai temi della guerra, ma forse ci siamo dimenticati che fino ad un mese e mezzo fa, ogni settimana, le testate nazionali dedicavano almeno una paginata alla depressione e alle fatiche degli adolescenti"