"O Dio - invoca il Pontefice -, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, donaci di vivere un anno di grazia, tempo propizio per amare te e i fratelli nella gioia del Vangelo"
"Molto meglio di tanti - riconosce il Papa - altri egli ha saputo esprimere, con la bellezza della poesia, la profondità del mistero di Dio e dell’amore. Il suo poema, altissima espressione del genio umano, è frutto di un’ispirazione nuova e profonda, di cui il Poeta è consapevole quando ne parla come del “poema sacro / al quale ha posto mano e cielo e terra”
«Si sta affermando nella società italiana una nuova patologia, la “qualipatia”- commenta Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes - intesa nella accezione negativa, ovvero l’avversione ed il rifiuto per tutto ciò che richiama la qualità. Una patologia che archivia l’essere e santifica l’apparire, che esalta il contenitore a discapito del contenuto, che premia l’appartenenza e mortifica la competenza»