La terza età rinasce con gli orti urbani
È stata una grande festa, un momento fraternità e comunione, la “Castagnata d’autunno” che, domenica pomeriggio, ha riunito insieme i 40 ortolani dell’associazione “Domenico Allegrino” onlus i quali, presso i loro orti in via Fosso Cavone, hanno trascorso il pomeriggio degustando dolci e castagne e sorseggiando un buon bicchiere di vino novello, in compagnia dei loro familiari.
Un evento realizzato grazie al progetto “Orto d’oro” che, annualmente, mette gratuitamente a disposizione di 40 pensionati pescaresi altrettanti orti, da 75 metri quadri l’uno, il cui raccolto fa loro risparmiare sulla spesa salvandoli, al tempo stesso, dall’emarginazione regalando loro momenti di svago e socializzazione, proprio come la castagnata: «Questo – ha spiegato Antonella Allegrino, presidente dell’associazione – è un momento di convivialità tra gli ortolani e i loro familiari che possono apprezzare i risultati del lavoro svolto nei campi».
E gli ortolani, tra una castagna e una chiacchiera, i risultati li vedono, anzi li riscontrano in una migliore qualità della vita: «Quest’esperienza – ha raccontato Carlo Baldassarre, ortolano – è stata una sferzata di vita, perché ci ha rimesso in discussione su qualcosa che prima calpestavamo ed ora coltiviamo». Gli “Orti d’oro”, rappresentano anche un formidabile strumento di riqualificazione urbana, in un’area “cuscinetto” tra i quartieri di Fontanelle, Porta Nuova e San Donato: «Questi terreni – ha riflettuto Antonella Allegrino – sono vicini a palazzi di case popolari che non offrono proprio una bella vista. Gli orti, al contrario, rappresentano un polmone, un’anima sociale per la zona».
Benefici, questi ultimi, che rendono esportabile il progetto a tutti i quartieri pescaresi. Se ne parlerà sabato 26 Novembre, alle 9:30 presso la sala consiliare del Comune, alla presenza di esperti ed amministratori nel corso del convegno “Piccoli orti crescono: un progetto pilota per la città di Pescara”.
Ciao, ad inizio mese prossimo volevamo incontrarci a Pescara fra realtà interessate alla natura, alla sensibilizzazione dell’ambiente e dei cittadini, alla salvaguardia della natura, soprattutto all’interno del mondo urbano.
Tutto per iniziare un progetto a cui dedicare del tempo utile come inizio di una lunga strada di attivismo locale a Pescara e dintorni. Pensavamo ad un orto urbano cittadino, per utilizzare gli spazi verdi abbandonati e per incentivare i cittadini ad autogestire la propria città.
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