La diversità: una risorsa non un ostacolo
«I governi devono rendersi conto che l’azione antirazzista è di basilare importanza per la costruzione di una società forte. La ricchezza e la diversità culturali hanno giovato alle società europee nel corso della storia; è essenziale opporre resistenza al razzismo per preservare il futuro dell’Europa». È questo il monito lanciato da Jenö Kaltenbch, presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri), che giovedì ha pubblicato il suo rapporto annuale. Secondo il documento, i paesi europei devono imparare a gestire la diversità o rischiano di perdere una ricca riserva di talenti economici.
Infatti dalle svariate visite compiute dall’Ecri nei Paesi europei nel corso del 2011, nel rapporto affiorano tendenze preoccupanti come quelle dei tagli al settore delle politiche sociali, minori opportunità di lavoro con il conseguente aumento dell’intolleranza nei confronti dei gruppi di immigrati e delle minoranze storiche più antiche: «La retorica xenofoba – ha osservato la Commissione europea contro il razzismo – fa ormai parte del dibattito generale e gli estremisti utilizzano con sempre maggior frequenza i social media per diffondere i loro punti di vista, mentre la discriminazione contro i rom continua ad aggravarsi».
Ed il razzismo nei confronti delle minoranze etniche, purtroppo, viene aggravato anche da gravi episodi di cronaca nera, quali l’omicidio del giovane tifoso pescarese Domenico Rigante ucciso nel capoluogo adriatico dal rom ventinovenne Massimo Ciarelli la sera del primo maggio, sono esempi negativi che possono alimentare una recrudescenza dell’odio razziale. Il rapporto dell’Ecri, inoltre, disapprova che alcuni Paesi non siano riusciti a gestire l’afflusso di migranti e richiedenti asilo nel 2011, lasciando spazio a rimpatri eccessivamente rapidi e limitate condizioni di accoglienza.
Per questo, dall’organismo, è giunta un’esortazione ai Paesi europei, affinché sostengano le capacità degli organismi nazionali che si occupano di diritti umani, invece di usare la crisi economica come pretesto per ridurre le loro risorse: «É un errore – ha riflettuto Jenö Kaltenbch – pensare che la lotta contro il razzismo e l’intolleranza interessi unicamente i gruppi vulnerabili. Una società più giusta costituisce un beneficio per tutti. Combattere gli stereotipi negativi diffusi è la strategia da seguire».
C’è diversità e diversità. Non sono d’accordo ad accomunarle tutte. Ci sono diversità capaci di distruggere le civiltà.. la nostra stessa civiltà nelle sue fondamenta Cristiane! Quello che partoriscono le commissioni europee non possono più essere considerate pietre miliari e riferimenti assoluti e comunque buoni. Di esempi ce ne sono a bizzeffe. Con rispetto. Giovanni d’Austria.
Sottoscrivo in pieno.
Con stima.
Sono d’accordo con quanto detto dal Sig. Giovanni, con la scusa delle diversità le menti Europee stanno distruggendo il Cattolicesimo…
…Cristo è Risorto+