Zampilli e giochi d’acqua alla Madonnina
I giochi d’acqua e gli zampilli da ieri sono tornati i veri protagonisti della Fontana della Madonnina, riqualificata e portata a nuova vita dall’amministrazione comunale pescarese che l’ha salvata dall’abbandono e dal degrado in cui è stata lasciata a dieci anni dalla sua prima inaugurazione: «Quando ci siamo insediati al governo della città – ha spiegato Luigi Albore Mascia, sindaco di Pescara – ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo messo al lavoro i nostri uffici per l’elaborazione di un progetto che però non mirasse solo a riparare i danni e a ripristinare la situazione originaria, ma piuttosto a migliorare e incrementare la fruibilità della piazza stessa, scegliendo, quindi di impiegare un tempo maggiore, ma realizzando un’opera quasi completamente nuova».
Così da ricettacolo di rifiuti e teatro delle evoluzioni degli skateboard, o da tavolozza prediletta dei writers, la fontana è tornata ad essere una cartolina di Pescara, degna dell’avveniristico Ponte del Mare che svetta alle sue spalle e che ha altrettanto beneficiato del posizionamento di un sofisticato impianto di videsorveglianza composto da undici telecamere, di cui dieci fisse ed una mobile, che vigileranno sulla struttura ciclo-pedonale la quale ha già fatto scrivere pagine di cronaca a seguito delle bravate di chi, approfittando della notte, metteva a rischio la vita degli utenti sfrecciandovi in moto o addirittura in auto. Per non parlare della triste vicenda di Roberto Straccia, misteriosamente scomparso nel Dicembre scorso, le cui tracce si persero proprio in prossimità del Ponte del Mare allora privo, appunto, di telecamere.
Ma tornando alla Fontana della Madonnina, la cui riqualificazione è costata 98mila euro, nel dettaglio ha subito interventi migliorativi sia nell’ambito della funzionalità, con la sostituzione degli impianti danneggiati, che della messa in sicurezza, con l’installazione di una doppia barriera funzionale da un lato ad evitare che soggetti a rischio, quali anziani e bambini, possano cadervi e dall’altro per riparare i delicati ugelli dalla sabbia che, trasportata dal vento di Tramontana, potrebbe intasarli: «Dunque – ha concluso il sindaco Mascia in presenza dei cittadini, oltre che degli assessori Seccia, Fiorilli e Santilli nonché dell’architetto Antonio Milillo, progettista dell’intervento – la strategia progettuale è pienamente realizzata. Abbiamo reso maggiormente fruibile la piazza da parte dell’utenza, abbiamo garantito una circolazione pedonale e ciclabile sicura, abbiamo riqualificato dal punto di vista urbanistico-ambientale le aree e abbiamo protetto in modo adeguato la fontana, riducendo le spese di manutenzione e gestione».