I vescovi italiani sulla scia di Papa Francesco
«Camminare, edificare, confessare». Riprendendo queste tre parole chiave, pronunciate da Papa Francesco nella messa con i cardinali all’indomani della sua elezione, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Genova, ha chiuso i lavori del Consiglio episcopale permanente svoltisi nelle giornate di lunedì e martedì, affidandole ai confratelli come criterio pastorale e viatico per il ritorno in diocesi.
Lo ha reso noto il comunicato finale diffuso oggi, dal quale traspare come la sessione di lavori sia stata caratterizzata dagli eventi che nelle ultime settimane hanno scandito la vita della Chiesa: «Camminare – ha evidenziato Bagnasco – esorta a non temere il grigiore dei tempi, ma ad avere il coraggio di andare avanti con fiducia e insieme. Edificare rilancia il richiamo a purificazione, a non lavorare per se stessi bensì per la Chiesa, riconoscendo il primato di Dio e trovando in Lui la verità che rende liberi e capaci, quindi, di obbedienza. Confessare riporta al contenuto centrale dell’annuncio: il Signore Gesù, l’unico Salvatore, il Cristo Crocifisso, scandalo e stoltezza per un mondo che emargina, quando non sopprime, la vita debole e indifesa».
E con il pensiero rivolto al Papa il Consiglio permanente si è anche aperto, con il presidente della Cei che ha manifestato dapprima la sorpresa, lo sconcerto e il dolore per la rinuncia di Benedetto XVI, successivamente compresa in un crescente abbraccio di riconoscenza, affetto e ammirazione per la sua alta testimonianza di umiltà e libertà interiore. Quindi ha manifestato l’attesa, ampiamente diffusa anche oltre la comunità ecclesiale, di un nuovo riferimento, un’attesa che ha scandito i giorni delle Congregazioni e del Conclave. Infine, è quindi giunta l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio a Vescovo di Roma e successore di Pietro, in un clima di profonda fede: «Una volta di più – ha spiegato il presidente dei vescovi italiani – la Provvidenza ci ha fatto toccare con mano cos’è la Chiesa, comunione che plasma innanzitutto noi Vescovi attorno al Successore di Pietro per una collegialità affettiva ed effettiva, avvalorata da piena e aperta adesione al Suo insegnamento e da fattiva e costante collaborazione».
Nella mattina di martedì 19, ovviamente, i membri del Consiglio episcopale permanente si sono recati dal Santo Padre, per prendere parte alla solenne celebrazione che ha inaugurato il Pontificato. A Papa Francesco è stato anche inviato un messaggio a conclusione dei lavori. Nel corso del Consiglio episcopale permanente, comunque, sono stati presi in esame una serie di provvedimenti in vista della prossima Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana.