"Qui non si tratta di una questione confessionale - precisa monsignor Russo -, ma di civiltà e di appartenenza a una cultura intrisa di cristianesimo e anche di ciò che ne è scaturito in termini di accoglienza e di integrazione"
"Non occorre molto - denuncia monsignor Forte - per capire che la differenza di reddito tra un manager, un politico, un professionista, un industriale e un operaio pagato con i voucher o un disoccupato, è davvero inaccettabile sul piano della giustizia sociale e che alcune retribuzioni pensionistiche sono semplicemente scandalose in confronto all’indigenza di tanti"
"La pena di morte - spiega il Papa - è un’offesa all’inviolabilità della vita e alla dignità della persona umana, contraddice il disegno di Dio sull’uomo e la società e la sua giustizia misericordiosa, non rende giustizia alle vittime ma fomenta la vendetta"