La Chiesa per la scuola: “Ci sta a cuore”
«Alla Chiesa sta a cuore tutta la scuola, senza inutili distinzioni tra statale e paritaria giacché essa è per definizione un servizio pubblico che decide del bene di tutti, del livello della democrazia, dello sviluppo culturale e morale di un popolo». Lo ha ricordato monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana, presentando l’incontro di domani tra Papa Francesco ed il mondo della scuola. All’evento, si apprende dal sito web della Cei, saranno presenti oltre 150 mila ragazzi, studenti, docenti e famiglie e lo slogan della giornata sarà “We care” – “Ci sta a cuore”.
L’iniziativa è frutto del lavoro della segreteria generale della Cei e, in particolare, dell’Ufficio per l’educazione, la scuola e l’Università e di quello per la pastorale della famiglia, del Servizio per l’insegnamento della religione cattolica e di quello per la pastorale giovanile. L’incontro, trasmesso dalle 17 alle 18.30 da RaiUno, è rilanciato da Tv2000, da tutte le emittenti collegate al circuito del Centro Televisivo Vaticano e dal portale web della Cei.
Grandi artisti italiani, si legge ancora sul sito Cei – si alterneranno a testimonianze significative del mondo della scuola, per un evento nel quale incontrarsi, condividere e ascoltare il testimone più autorevole: «La scuola – sottolinea monsignor Pompili, che è anche coordinatore dell’evento – è affare di tutti, singoli “don Chisciotte”, per quanto generosi, non sono sufficienti. Ci vuole una passione convergente tra tutte le agenzie educative sparse sul territorio: scuola, famiglia, Chiesa; il plurale del pronome personale dice pure un riferimento esplicito alla molteplicità dei fili che occorre ritessere per creare l’ambiente adatto all’opera educativa: il filo del rapporto tra docenti e alunni, quello tra la scuola e il lavoro, infine quello tra la famiglia e la scuola».
In particolare tra le attenzioni da coltivare per risvegliare la scuola, il sottosegretario della Cei evidenzia la dinamica relazionale: «Pur in un contesto come quello digitale – spiega il coordinatore dell’evento – che invita a cambiare stili e linguaggi, la scuola si conferma una risorsa necessaria per superare quell’individualismo strisciante che porta all’isolamento più che al perfezionamento: è sempre un incontro la scintilla che rende possibile l’educazione, cioè il miracolo della scoperta di sé e della realtà».
Ed anche l’Azione cattolica italiana sarà presente in piazza San Pietro con Papa Francesco, domani, per l’incontro “la Chiesa per la scuola” in un momento che l’associazione definisce opportuno: «La scuola italiana – riflette la presidenza nazionale Ac – negli ultimi anni ha vissuto in affanno: la situazione di crisi chiude le porte del futuro, e diversi studenti sono sfiduciati o demotivati; molti docenti vivono una realtà precaria che non offre continuità nella professione; si diffondono nel Paese episodi preoccupanti di discriminazioni e bullismo. Esistono pure tante realtà scolastiche belle e vive, ma all’interno di un sistema che nel suo complesso sembra non riuscire a esprimere le grandi potenzialità dell’esperienza scolastica».
Per l’Azione Cattolica, dunque, l’evento di domani rappresenta una proposta ambiziosa e di ampio respiro: «La Chiesa – ricorda l’associazione – in questi mesi ha saputo offrire un punto di riferimento e dialogare con la vita delle scuole italiane. In particolare, molto apprezzato è stato il clima di confronto tra docenti, dirigenti, genitori e studenti: una riflessione maturata come comunità, valorizzando le voci e i contributi di tutti, e utile a realizzare nel concreto quell’alleanza educativa che serve a contrastare i fenomeni di frustrazione e abbandono».