Microcellule abitative per dare un tetto ai senza fissa dimora pescaresi

Un tavolo di lavoro, con la partecipazione di tutte le associazioni di volontariato e del terzo settore che assicurano servizi di prossimità, sarà convocato periodicamente per affrontare l’emergenza sociale riconducibile alla presenza di persone senza fissa dimora sul territorio e potenziare l’attività delle unità di strada già avviata dall’amministrazione Comunale.
La decisione è stata presa martedì al termine di un incontro tra l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino e don Marco Pagniello, Luigina Tartaglia e Rossana Tiboni per la Fondazione Caritas, Antonello Salvatore per l’associazione On The Road, Marisa Camplese per il Comitato provinciale di Pescara della Croce Rossa, Roberto Bracciale, Giulio Carderi e Daria Secchiati per la Comunità di Sant’Egidio, Luca Fortunato per l’associazione Papa Giovanni XXIII e Silvana Martini per il Gruppo di volontariato Vincenziano, convocati per avere un quadro preciso sull’attività di assistenza ai senza tetto svolta da ogni gruppo e per recepire istanze e suggerimenti utili a favorire un percorso di reinserimento sociale: «Quasi tutte le associazioni – spiega l’assessore Antonella Allegrino – hanno evidenziato la necessità di offrire a chi ha trovato rifugio in strada, la possibilità di essere ospitato in una casa anche attraverso la condivisione di microcellule abitative. Questa opportunità consentirebbe di avviare un percorso che non sia di carattere esclusivamente assistenziale, ma che punti al raggiungimento dell’autonomia da parte della persona che ha usufruito del sostegno. Su questo tema stiamo già ipotizzando progetti per la realizzazione di piccole comunità residenziali per le quali chiederemo un supporto dal terzo settore».
Questa proposta ancora allo studio, da parte del Comune di Pescara e delle associazioni aderenti al tavolo, potrebbe presto dare il via ad una sperimentazione di social housing in grado di fornire un’accoglienza più discreta ai senzatetto, venendo accettata perfino agli oltre 100 senzatetto irriducibili che finora hanno rifiutato l’ospitalità in dormitorio preferendo restare in strada: «Partendo dai presupposti – osserva Luigina Tartaglia, operatrice Caritas – che il dormitorio non può ospitare tutti e che la casa è un diritto di tutti, l’alternativa potrebbe essere proprio quella di affidarsi a spazi abitativi più piccoli, ma anche più accoglienti, capaci di favorire l’elaborazione di percorsi di presa in carico individualizzati per i singoli utenti».
L’analisi delle presenze dei senzatetto sul territorio ha evidenziato un aumento notevole delle nuove povertà, di persone cioè che sono finite in strada perché hanno perso il posto di lavoro o perché hanno divorziato e si sono ritrovate sole. Ma ci sono anche ex detenuti che non sanno dove andare oppure coloro che hanno fatto una scelta di vita e vogliono continuare a vivere da clochard: «Ogni caso, pertanto, – osserva la Allegrino – soprattutto quando ci sono problematiche di dipendenza da alcol, droghe o di carattere psichico, richiede un approccio individuale che tenga in considerazione la storia della persona, cosa si è lasciata alle spalle, l’inclinazione al cambiamento, la disponibilità ad uscire dall’emarginazione. Questa analisi, che realizzeremo con l’apporto di tutte le associazioni che operano a stretto contatto con il disagio, ci consentirà di avviare interventi mirati al reinserimento sociale e rafforzare il lavoro già avviato con le unità di strada, attivate in collaborazione con la Caritas e On the Road».
Il coordinamento avverrà attraverso la convocazione di tavoli di lavoro periodici, che permetteranno di avere una mappatura precisa della presenza sul territorio dei senza fissa dimora, di individuare modalità di lavoro operative evitando sovrapposizioni e raccogliere suggerimenti su come sensibilizzare la cittadinanza: «Perché Pescara sia davvero accogliente – conclude l’assessore comunale alle Politiche sociali -, è necessario che i cittadini abbiano consapevolezza del fenomeno e che ci sia un’assunzione di responsabilità anche da parte della comunità».
Al termine dell’incontro è stata fissata la data del prossimo tavolo di lavoro sui servizi di prossimità che si terrà il 1 dicembre, alle ore 15, negli uffici dell’Assessorato alle Politiche Sociali.