Dopo di noi a Pescara: appartamenti da due parrocchie per l’inclusione dei disabili
"Abbiamo presentato lo stato dei lavori – spiega il direttore generale della Fondazione Paolo VI -, il nostro è un impegno per lavorare insieme, perché ci sia una vera inclusione delle persone disabili e sollievo per i genitori che si chiedono cosa sarà dei figli dopo la propria morte"
«Due parrocchie pescaresi, degli Angeli Custodi e della Beata Vergine Maria del Rosario, hanno messo a disposizione altrettanti appartamenti da otto camere e luoghi di vita comune, oltre a laboratori. È pronto anche uno staff di operatori specializzati che aiuteranno i ragazzi disabili a inserirsi, per esempio, nel mondo del lavoro. I progetti partiranno da settembre».
Lo ha annunciato sabato don Marco Pagniello, direttore generale della Fondazione Paolo VI, in occasione del convegno “Dopo di noi. Passo dopo passo… con noi”, svoltosi nella parrocchia pescarese Spirito Santo alla presenza di famiglie e associazione del territorio, aperto dai saluti dell’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti: «Abbiamo presentato lo stato dei lavori – spiega il direttore generale della Fondazione Paolo VI all’agenzia di stampa Sir -, il nostro è un impegno per lavorare insieme, perché ci sia una vera inclusione delle persone disabili e sollievo per i genitori che si chiedono cosa sarà dei figli dopo la propria morte».
A coordinare i progetti dell’arcidiocesi di Pescara-Penne sarà la Fondazione Paolo VI: «Negli appartamenti – approfondisce don Pagniello – le persone disabili potranno essere impegnate in cammini di autonomia e di inclusione e accolte dopo la morte dei genitori. Un altro progetto, invece, vuole favorire l’incontro delle famiglie tra di loro perché possano ritrovarsi e fare rete. Così vogliamo sostenere la dignità e l’autonomia delle persone disabili».