“A Natale torniamo a stupirci per il mistero dell’incarnazione”
"Ripercorriamo il cammino dei pastori – esorta don Marco Pagniello -, dei magi e di tanti uomini e donne che nel corso della storia hanno voluto incontrare quel bambino nato a Betlemme. Dio si è fatto carne perché potessimo incontrarlo, apriamoci a questa possibilità"
Sono auguri di realtà quelli rivolti dal direttore della Caritas di Pescara-Penne don Marco Pagniello alla comunità pescarese in occasione delle prossime festività: «L’augurio per questo Natale – afferma il presbitero – è quello di tornare a stupirci per il mistero dell’incarnazione. Dio viene per stare con noi, per prendere dimora nell’uomo e vivere pienamente da uomo per l’uomo».
Ma gli uomini, in molti casi, sono presi da tutt’altro: «Da troppo tempo – constata don Marco – siamo distratti dal frastuono delle parole svuotate di senso, dalle urla con le quali si affrontano le vicende e le storie degli uomini; siamo tentati di allontanarci dalla realtà, di vivere lontani dalle cose concrete, dalla quotidianità fatta di gesti, incontri, sguardi. Parliamo per slogan, pensiamo con la pancia e perdiamo di vista la bellezza, la forza e la preziosità della vita dell’altro».
Da qui l’invito a tornare alle cose semplici, all’essenziale: «Ripercorriamo il cammino dei pastori – esorta il direttore della Caritas diocesana -, dei magi e di tanti uomini e donne che nel corso della storia hanno voluto incontrare quel bambino nato a Betlemme. Dio si è fatto carne perché potessimo incontrarlo, apriamoci a questa possibilità».