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Sinodo Chiesa italiana: “Occasione propizia di rilancio delle comunità”

I presuli si sono confrontati, secondo quanto previsto dalla mozione votata dalla stessa Assemblea, su alcune proposte per dare attuazione alla Carta d’intenti: "Si tratta – ribadisce il comunicato finale – di un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei Pontefici, da san Paolo VI a Francesco. Una ricchezza, questa, che si aggiunge al percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal Concilio ecumenico vaticano II a oggi, scandito dai Convegni nazionali"

Lo ha affermato venerdì il Consiglio episcopale permanente della Cei, riunitosi in seduta straordinaria

I lavori del Consiglio episcopale permanente straordinario

Venerdì si sono aperti con il presidente della Conferenza episcopale italiana il cardinale Gualtiero Bassetti, che ha espresso «l’affetto e l’augurio di una pronta guarigione al Santo Padre, degente al Policlinico Gemelli», i lavori del Consiglio episcopale permanente straordinario Cei – svolti in videoconferenza – per riprendere la riflessione sul cammino sinodale (con la scansione delle sue tappe) intrapreso dalla Chiesa italiana, dopo quanto avviato nella recente 74ª Assemblea generale dei vescovi italiani.

I presuli si sono confrontati, secondo quanto previsto dalla mozione votata dalla stessa Assemblea, su alcune proposte per dare attuazione alla Carta d’intenti: «Si tratta – ribadisce il comunicato finale – di un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei Pontefici, da san Paolo VI a Francesco. Una ricchezza, questa, che si aggiunge al percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal Concilio ecumenico vaticano II a oggi, scandito dai Convegni nazionali. In una fase ancora segnata sul piano sociale, economico ed ecclesiale dagli effetti della pandemia, il cammino sinodale costituisce un’occasione propizia di rilancio delle comunità oltre che una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro». Da qui lo slogan “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione” che, a detta della Consiglio episcopale permanente, sintetizza l’impegno della Chiesa italiana «in continuità con quanto fatto e nell’orizzonte di un nuovo impulso».

I vescovi hanno infatti ricordato che, già nel 2019, il Consiglio episcopale permanente aveva deciso di adottare Orientamenti pastorali quinquennali, e non più decennali, prendendo atto di un’accelerazione dei cambiamenti in corso. Nel 2020, l’insorgere della pandemia aveva spinto a focalizzarsi sull’ascolto capillare del popolo di Dio fino alla decisione di avviare un cammino sinodale, in risposta alle sollecitazioni espresse da Papa Francesco il 30 gennaio 2021, in occasione dell’udienza concessa all’Ufficio catechistico nazionale, e in quella del 30 aprile all’Azione cattolica italiana. I presuli hanno così riflettuto sul cammino sinodale in base alla Carta d’intenti approvata dall’Assemblea generale il 27 maggio scorso, che ricorda le tre direttrici su cui lavorare “ascolto, ricerca e proposta”: «Questa triade – si legge nel comunicato della Cei -, aggiorna quella del “vedere-giudicare-agire” e può essere declinata in tre momenti. Il primo, narrativo, volto a intercettare, dal basso, le domande di senso e i bisogni emergenti riguardo all’accompagnamento delle famiglie, ai giovani, ai poveri, alla Casa comune, ma anche all’annuncio e all’iniziazione cristiana, all’antropologia e al nuovo umanesimo, al ripensamento delle strutture e al rapporto con le istituzioni pubbliche; una seconda fase di discernimento o lettura “sapienziale” di quanto raccolto e una terza “profetica” di proposta, per un annuncio più snello, libero, evangelico e umile, come chiesto ripetutamente da Papa Francesco».

I vescovi della Cei hanno quindi evidenziato la necessità di armonizzare il cammino sinodale italiano con quello delineato per la XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, valorizzando il ruolo delle Commissioni episcopali e degli Uffici pastorali così come quello delle Conferenze episcopali regionali. Proprio per favorire la condivisione e una maggiore collaborazione, sarà messo a disposizione di queste ultime un indirizzo mail dove far giungere riflessioni, spunti e materiali elaborati a livello locale, che facciano tesoro dell’esperienza maturata con i Sinodi diocesani e provinciali. Un altro momento di verifica e analisi, avverrà poi durante la sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente e durante l’Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana, sulla cui convocazione i vescovi hanno deciso all’unanimità: dovrebbe svolgersi a Roma, dal 22 al 25 novembre 2021, salvo peggioramento della curva pandemica nel Paese. In coda ai lavori si è parlato anche dell’Incontro del Mediterraneo, del Congresso eucaristico nazionale e degli Istituti di studi superiori. L’Incontro del Mediterraneo, che si terrà nei mesi iniziali del nuovo anno a Firenze, la città di Giorgio La Pira, «darà continuità – precisa il Consiglio episcopale peramanente al progetto dell’’Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace’, che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020».

L’appuntamento coinvolgerà le comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum e si svilupperà attorno al tema della cittadinanza e della fraternità: «Il Mediterraneo – ricorda la Cei – continua a essere centrale nelle strategie mondiali e in esso è custodito il futuro dell’Europa. Se l’Europa riuscirà a riconquistare una leadership in quest’area, potrà rimettere in moto non solo l’economia, ma anche i valori spirituali che accomunano i diversi popoli». Il Congresso eucaristico nazionale, in corso di preparazione, si terrà a Matera dal 22 al 25 settembre 2022 e nella sessione autunnale del Consiglio permanente è previsto un “focus” su tema e contenuti: «Entrambi gli eventi – aggiungono i vescovi – sono parte integrante del cammino sinodale. Il primo come espressione di una Chiesa che si apre e dialoga, il secondo come manifestazione di una Chiesa che trae dall’Eucaristia il proprio paradigma sinodale».

Ai vescovi è stato infine offerto un aggiornamento sul lavoro seguito alla pubblicazione delle tre Istruzioni della Congregazione per l’educazione cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli Istituti di studi superiori (8 dicembre 2020). Il Consiglio permanente ha infine provveduto alla nomina dell’economo della Conferenza episcopale italiana, che entrerà in carica dal 1° ottobre 2021. Si tratta di don Claudio Francesconi (Lucca).

E quest’oggi, in occasione della solennità di San Benedetto patrono d’Europa, la Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato le comunità ecclesiali 𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐠𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢, 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐌𝐚𝐫 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐞𝐨, leggendo in tutte le parrocchie la seguente preghiera dei fedeli: “𝑷𝒆𝒓 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒎𝒊𝒈𝒓𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒆, 𝒊𝒏 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊𝒄𝒐𝒍𝒂𝒓𝒆, 𝒑𝒆𝒓 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒕𝒓𝒂 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒉𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒎𝒂𝒓𝒆, 𝒏𝒂𝒗𝒊𝒈𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒇𝒖𝒕𝒖𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂. 𝑹𝒊𝒔𝒑𝒍𝒆𝒏𝒅𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒊𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒐, 𝒐 𝑷𝒂𝒅𝒓𝒆, 𝒂𝒍 𝒅𝒊 𝒍𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒆 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒆 𝒂𝒑𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆𝒏𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒆 𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒃𝒆𝒏𝒆𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂𝒄𝒄𝒐𝒎𝒑𝒂𝒈𝒏𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊𝒏 𝒎𝒆𝒛𝒛𝒐 𝒂𝒊 𝒇𝒍𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒕𝒆𝒓𝒓𝒆𝒏𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒖𝒐 𝑹𝒆𝒈𝒏𝒐. 𝑨𝒍 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆, 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒗𝒓𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒎𝒂𝒊 𝒍𝒂 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒊𝒐̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒆̀ 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒂𝒊 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒄𝒂𝒓𝒊, 𝑫𝒊𝒐 𝒔𝒖𝒔𝒔𝒖𝒓𝒓𝒊 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒐𝒓𝒕𝒐. 𝑳𝒐 𝑺𝒑𝒊𝒓𝒊𝒕𝒐 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒆𝒈𝒈𝒊 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒂𝒄𝒒𝒖𝒆, 𝒂𝒇𝒇𝒊𝒏𝒄𝒉𝒆́ 𝒔𝒊𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒐𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒖𝒐𝒈𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒆𝒑𝒐𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂, 𝒆 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊𝒏𝒊 𝒍𝒆 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒊 𝒈𝒐𝒗𝒆𝒓𝒏𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́, 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒊 𝒈𝒊𝒖𝒔𝒕𝒆 𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒍𝒊, 𝒊𝒍 𝑴𝒂𝒓𝒆 𝑵𝒐𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎, 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒄𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒂𝒏 𝑩𝒆𝒏𝒆𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐, 𝒑𝒂𝒕𝒓𝒐𝒏𝒐 𝒅’𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂, 𝒔𝒊𝒂 𝒑𝒐𝒏𝒕𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝒍𝒆 𝒔𝒑𝒐𝒏𝒅𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒕𝒆𝒓𝒓𝒂, 𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒂𝒄𝒆, 𝒂𝒓𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒂𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒑𝒐𝒍𝒊 𝒆 𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒆. 𝑷𝒓𝒆𝒈𝒉𝒊𝒂𝒎𝒐”.

About Davide De Amicis (4483 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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