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Caritas: “Leader mondiali ascoltino il grido dei poveri, non le multinazionali”

"Trasformare i sistemi alimentari in modo olistico (che siano la somma di tutte le parti coinvolte) - chiede Caritas internationalis -, affrontando le cause profonde dell’insicurezza alimentare e favorendo l’inclusione e la partecipazione delle persone maggiormente interessate e vulnerabili, come i piccoli agricoltori, negli spazi legittimi; preservare e incentivare i sistemi alimentari locali, investendo urgentemente nell’agricoltura di comunità, promuovendo i mercati locali e adottando un modello di economia circolare per l’intera catena del valore alimentare; investire nell’agro-ecologia quale pilastro portante dei sistemi alimentari attraverso programmi pubblici adeguatamente finanziati"

Lo ha chiesto Caritas internationalis alla vigilia dell’odierno vertici Onu sui sistemi alimentari

Alcuni agricoltori in Uganda, nel campo profughi di Bidibidi - Foto: Caritas

Alla vigilia del vertice Onu sui sistemi alimentari, che si terrà oggi, dalla Confederazione Caritas è giunto l’invito «a mettere la dignità della persona umana, e non gli interessi privati, al centro di tutte le politiche alimentari». Infatti Caritas internationalis fa appello «affinché tutte le discussioni e le decisioni relative ai sistemi alimentari avvengano all’interno di istituzioni esistenti, legittime, multilaterali, basate sui diritti umani – come il Comitato Onu per la sicurezza alimentare mondiale – e che includano le comunità locali».

Card. Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas internationalis

Invece, gli agricoltori di piccola scala in Paesi quali l’Uganda lamentano che il dibattito del vertice sui sistemi alimentari «sia stato lasciato alle multinazionali e alle grandi imprese». Da qui la grave preoccupazione espressa dalle organizzazioni Caritas, in quanto i previsti percorsi nazionali di trasformazione non hanno al momento fornito le garanzie necessarie affinché vi sia un’effettiva partecipazione e legittimità.

Per questo Caritas internationalis chiede ai leader mondiali e ai decisori politici di «ascoltare finalmente il grido della terra e il grido dei poveri e trasformare i sistemi alimentari in modo olistico (che siano la somma di tutte le parti coinvolte), affrontando le cause profonde dell’insicurezza alimentare e favorendo l’inclusione e la partecipazione delle persone maggiormente interessate e vulnerabili, come i piccoli agricoltori, negli spazi legittimi; preservare e incentivare i sistemi alimentari locali, investendo urgentemente nell’agricoltura di comunità, promuovendo i mercati locali e adottando un modello di economia circolare per l’intera catena del valore alimentare; investire nell’agro-ecologia quale pilastro portante dei sistemi alimentari attraverso programmi pubblici adeguatamente finanziati».

About Davide De Amicis (4531 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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