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Transizione ecologica: “Tempo di scelte coraggiose da non far pagare ai poveri”

"Siamo chiamati – ricorda il presidente della Cei - ad operare una conversione ecologica, come ci suggerisce il Santo Padre nell’enciclica Laudato si’, ossia la trasformazione dei cuori e delle coscienze. Un atteggiamento sbagliato verso la creazione ci ha illuso di trattare ogni creatura di Dio come semplice oggetto. Abbiamo così riempito il mondo di rifiuti e di scarti, quasi che alcune realtà create non abbiano un senso o che possano essere sfruttate per interessi meramente materiali"

Lo ha affermato ieri il presidente della Cei Bassetti, partecipando ad un incontro della Pastorale sociale diocesana

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana

Ieri ha parlato dell’imminente 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani, che avrà luogo a Taranto dal 22 al 24 ottobre prossimi, il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve in occasione di un incontro organizzato dalla Pastorale sociale diocesana: «La crisi che stiamo attraversando – osserva il porporato – è sanitaria, sociale, lavorativa, economica e politica. Per questo guardiamo con fiducia a Taranto, città simbolo di un modello di sviluppo che ha lasciato insoddisfatti e ha creato danni ambientali. Siamo chiamati a coniugare ambiente e lavoro, salute ed economia. La 49ª Settimana sociale rappresenta una tappa significativa della vita ecclesiale del nostro Paese che, unitamente alla Chiesa universale, si appresta a vivere l’esperienza del cammino sinodale e entra a buon diritto in questo percorso e ne costituisce un qualificato tempo di riflessione e di comunione».

Quindi il cardinale ha denotato come si tratti del primo incontro ecclesiale in presenza dopo la pandemia: «Per condividere riflessioni, progetti, sogni – continua Bassetti -. Proprio il Covid ha accelerato situazioni sociali critiche e ha evidenziato nodi non ancora sciolti nella nostra società. Come credenti condividiamo le preoccupazioni per quello che sta accadendo al nostro pianeta e al nostro Paese. Troppa gente ha sfruttato regioni e territori, lasciandosi guidare dal loro interesse privato e facendo pagare il conto salato alle future generazioni». Da qui nasce l’esigenza di un cambiamento: «Siamo chiamati – ricorda il presidente della Cei – ad operare una conversione ecologica, come ci suggerisce il Santo Padre nell’enciclica Laudato si’, ossia la trasformazione dei cuori e delle coscienze. Un atteggiamento sbagliato verso la creazione ci ha illuso di trattare ogni creatura di Dio come semplice oggetto. Abbiamo così riempito il mondo di rifiuti e di scarti, quasi che alcune realtà create non abbiano un senso o che possano essere sfruttate per interessi meramente materiali. Serve un cambio di passo che possiamo fare insieme. Per questo a Taranto affronteremo il tema “Il pianeta che speriamo”. Abbiamo nel cuore la fiducia che le cose possono cambiare. Come esseri umani siamo capaci di fare meglio e non ci manca la fantasia per riconoscere nella creazione un dono da contemplare più che un bene da sfruttare».

Non a caso il cardinale Gualtiero Bassetti ha ricordato come questa stagione sia stata definita transizione ecologica: «È tempo di scelte coraggiose – esorta il porporato -. Riguardano la vita di tutti e nessuno può sentirsi escluso. Si sa che all’interno di ogni passaggio epocale, i cambiamenti generano mal di pancia e incomprensioni. Il grande tema per la Chiesa è che questa transizione venga condivisa e sia frutto della responsabilità di tutti. Talvolta abbiamo l’impressione che si finisca per far pagare le conseguenze delle novità alle persone più povere e più deboli. La Settimana Sociale ci ricorda la bellezza e l’impegno di vivere in comunione con tutte le creature. La fraternità è un dono prima ancora che un impegno. C’è una portata sociale e ambientale, spirituale e culturale, economica e politica della stagione che stiamo vivendo. Sono in gioco le relazioni con Dio, tra di noi e con il creato. Vogliamo cogliere Taranto come una bella opportunità per continuare a camminare insieme. Come Chiesa e come cittadini».

E poi la Settimana sociale dei cattolici italiani, per il cardinale, sarà una prova generale del Sinodo della Chiesa italiana: «Non ci aspettiamo un semplice convegno – auspica Bassetti -, dove chiamare i migliori a parlare. Desideriamo ascoltare le nostre comunità, le diocesi, le parrocchie, le associazioni, i movimenti, i gruppi per sintonizzarci tutti sulla via aperta dal magistero di Papa Francesco». A tal proposito, il presidente dei vescovi italiani ha ricordato come la Laudato sì’ e la Fratelli tutti «siano come due lampade che illuminano il cammino». Inoltre nella prossima Settimana sociale verrà assegnato un ruolo speciale ai giovani: «Ritengo – osserva il cardinale Gualtiero Bassetti – che sia una profezia nel nostro tempo. I giovani sono troppo spesso oggetto di attenzione e di preoccupazione, mentre dovremmo guardarlo con occhi nuovi. La loro fantasia e il loro entusiasmo ci possono aiutare a camminare in modo nuovo, evitando di prendere scorciatoie o di sapere in partenza che cosa sia necessario fare».

Inoltre, per l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve le prove generali di un cammino sinodale devono servire a raccogliere le buone pratiche: «Talvolta – denota – rischiamo di piangerci addosso e guardiamo solo ai problemi che sembrano schiacciare le famiglie e le persone. Non li vogliamo nascondere, ma non possiamo cadere nella tentazione di pensare che, come uomini e come discepoli di Cristo, non siamo più capaci di bellezza. Se ci guardiamo attorno ci accorgiamo che il bene ha la sua forza. Ci sono imprenditori che sanno coniugare il lavoro e la cura per l’ambiente. Ci sono lavoratori valorizzati nella loro attività quotidiana e che si appassionano per quello che fanno. E poi ci sono persone che hanno smesso di definirsi consumatori, in nome di scelte più oculate di acquisto verso prodotti sostenibili. Ci sono parrocchie e oratori che sono punti di riferimento educativo per le tematiche ambientali. Ci sono scuole che formano alla cultura ecologica. Ci sono gruppi di persone che hanno fatto della Laudato sì’ la loro bussola di orientamento nella vita». Sono stati tanti gli esempi virtuosi citati dal presidente della Cei, per testimoniare che «c’è un bene sommerso che occorre portare allo scoperto. Dio continua a stupirci con l’azione del suo Spirito e a noi tocca il compito di rendere grazie».

About Davide De Amicis (4483 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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