Ghazwan, dalle bombe in Iraq ad una laurea a Chieti
«Quella che provo ora è solo tanta felicità - dichiara raggiante Ghazwan - unita ad immensa gratitudine per l'Italia, la Caritas e tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno accolto qui»
Accoglienza, solidarietà e inclusione raccontano spesso storie di realizzazione, traguardi raggiunti e sogni che si avverano; ce lo testimonia Ghazwan, 30 anni, proveniente dall’Iraq che ieri, presso il Dipartimento di Tecnologie Innovative in medicina e Odontoiatria della Facoltà di Medicina dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, ha conseguito la Laurea in Odontoiatria ed Ortodonzia con una tesi dal titolo “Le complicanze delle estrazioni degli ottavi superiori inclusi”.
«Quella che provo ora è solo tanta felicità – dichiara raggiante Ghazwan – unita ad immensa gratitudine per l’Italia, la Caritas e tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno accolto qui»
Ghazwan ha lasciato il suo paese la prima volta per un percorso universitario in Ucraina, nella città di Ternopil’. Nel 2015, dopo aver completato gli studi, alla scadenza del visto si è visto costretto ad abbandonare il paese per tornare in Iraq; una volta rientrato ha trovato lavoro in un ambulatorio come aiutante di un medico. Le scorribande delle milizie armate irachene però hanno messo sin da subito a dura prova la sua vita, fatta di continue violenze, atti intimidatori e terrore. Dopo aver ricevuto minacce di morte ed un attentato alla propria abitazione che ha messo in serio pericolo tutta la sua famiglia, Ghazwan ha preso la decisione di lasciare definitivamente il paese.
«Tutto il mio percorso è stato faticoso e pieno di preoccupazioni – racconta – le sofferenze patite in Iraq potevano avere conseguenze ben più gravi per me e tutti coloro che avevo intorno»
Ghazwan è arrivato nel centro SAI LapeDream della Caritas diocesana di Pescara-Penne nel luglio di due anni fa dimostrandosi molto partecipativo e intessendo rapporti di amicizia con operatori e ospiti. Sin dal suo arrivo ha manifestato la volontà di farsi riconoscere le lauree già precedentemente prese nel percorso di studi ucraino e con molta pazienza e impegno è stato intrapreso l’iter del riconoscimento dei crediti accademici. Appena entrato in università è riuscito a prendere la borsa di studio del CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università italiane – con cui ha finanziato le sue spese universitarie e, attraverso le fatiche alternate tra lavoro e studio, è riuscito a sostenere gli ultimi esami comparativi per ottenere quella che è a tutti gli effetti la sua terza Laurea e che gli permetterà di spalancare le porte del suo futuro, infatti Ghazwan non vuole fermarsi qui, anzi:
«Ora il mio obiettivo è migliorarmi ancora – sostiene con fermezza – prima di tutto approfondendo ancor di più la mia conoscenza della lingua italiana e poi affrontando il percorso dell’esame di Stato che mi permetterà di esercitare la professione di odontoiatra»
Dalle parole di Ghazwan traspaiono tutta la gioia e la soddisfazione possibili, ma ci tiene ad una dedica particolare e fondamentale, lasciandoci un messaggio di speranza e riscatto che possa aiutare chi come lui è passato dall’orrore di guerra e violenze ma che ha anche saputo trovare accoglienza e protezione:
«Questa laurea la dedico a tutti i ragazzi e le ragazze come me costretti a lasciare la propria terra e la propria famiglia – conclude emozionato Ghazwan – non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà e cercate occasioni di inclusione e confronto aprendovi alla realtà che vi circonda, per imboccare finalmente la strada verso il vostro futuro».
Complimenti Ghazwan e ad maiora!