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Riaperta la “chiesetta” di Montesilvano

"Il vostro famoso otto per mille – sottolinea l'arcivescovo Valentinetti -, quello che firmate alla denuncia dei redditi, viene ridistribuito per una marea di cose e, tra le altre, anche per restaurare le chiese o per costruirle. Se non esistesse questo contributo che è vostro, ma senza spendere niente perché voi firmate, ma non date niente di più di quello che in realtà sono le tasse che già pagate. Però lo Stato ha un accordo con la Chiesa e ci dà la possibilità di fare anche questi lavori che sembrano uno scherzo, ma non lo sono"

L’ha riaperta giovedì sera l’arcivescovo Valentinetti dopo importanti lavori di restauro

L'arcivescovo Valentinetti colloca il Santissimo sacramento nel tabernacolo

È stata riaperta giovedì sera dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, dopo aver precedentemente presieduto la messa vigiliare della solennità dell’Epifania presso la parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Montesilvano, la vicina chiesetta ubicata in via San Francesco e che si affaccia su Corso Umberto nel centro cittadino. Un luogo di culto, quest’ultimo, simbolico essendo stata il primo nato a Montesilvano spiaggia e attorno al quale si è sviluppata la città moderna.

La chiesetta di Montesilvano

Una chiesetta da sempre luogo di preghiera per i tanti passati occasionali, così come per i tanti fedeli in cammino presso le parrocchie cittadine che vi si alternavano nel vivere momenti di incontro, preghiera e adorazione eucaristica. Tutto questo, fin quando alcune infiltrazioni idriche e altri problemi strutturali ne hanno reso necessaria la chiusura per quasi tre anni, in attesa dei lavori di ristrutturazione che l’hanno riportata al suo antico splendore, con il tetto ricostruito e il muro destro restaurato con i mattoni in vista.

Da ieri, dunque, i fedeli sono potuti tornare a frequentarla normalmente: «Occasione propizia di questa vigilia della solennità dell’Epifania del Signore – premette il presule -, per riaprire una chiesa tradizionale della realtà di Montesilvano, afferente a questa comunità parrocchiale. Questa sera spalanchiamo le porte a Cristo, così come Cristo ha spalancato la sua vita a coloro che lo cercavano, i magi. Il Signore ci dia non solo la grazia di spalancare le porte fisiche di una chiesa, ma di spalancare anche il nostro cuore per essere autentici cercatori di Dio».

Mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne

Al termine della liturgia eucaristica, concelebrata dal parroco don Pierluigi Pistone e dai vice parroci Padre Enrico Karbowiak e don Paolo Sabatini, l’arcivescovo Valentinetti – seguito dai fedeli in processione – ha riportato il Santissimo sacramento all’interno del tabernacolo della chiesetta, riaprendola ufficialmente al culto pronunciando anche una preghiera: «Signore – afferma l’arcivescovo di Pescara-Penne -, la Tua presenza in questo santo tabernacolo sia per tutta la città di Montesilvano un richiamo per una sosta benefica nella frenesia della nostra quotidianità. Fa che s’innalzi da qui la lode del popolo di Dio alla Tua maestà. Accetta il perdono che ti viene presentato, esaudisci le preghiere che sgorgano dal cuore, benedici e perdona, accogli e consola, riscalda i cuori e irrobustisci le gambe del tuo popolo. Sii benedetto ora e sempre, nei secoli dei secoli, amen. Finalmente abbiamo riaperto questa bella chiesetta. Buona adorazione, perché qui il Signore rimarrà esposto».

Don Pierluigi Pistone, parroco di Sant’Antonio di Padova a Montesilvano

Quindi l’applauso scrosciante dei fedeli presenti, tradotto in parole attraverso il giubilo del parroco: «Questa è una chiesetta tanto amata a Montesilvano e quindi la riapriamo volentieri – ricorda don Pierluigi Pistone -. Ma come sempre la chiesa di mattoni è immagine della chiesa di fedeli. Così come abbiamo restaurato i mattoni della chiesa, questo ci ricorda che anche noi siamo mattoni che hanno bisogno di essere restaurati dal Signore con i suoi sacramenti. Ecco, allora questo sia veramente un luogo di incontro con Dio. Sia un luogo nel quale, pregando, mettendosi in preghiera, si capisce veramente che la fede è relazione con Dio. E allora, in questa relazione, possiamo sentirci ogni giorno nuovi, ogni giorno restaurati attraverso la preghiera, attraverso il dialogo con il Signore, attraverso i suoi sacramenti».

I fedeli presenti alla riapertura della chiesetta

Una chiesetta riaperta alla frequentazione dei fedeli grazie ai lavori compiuti dell’importo di circa 100 mila euro, metà dei quali finanziati dall’otto per mille alla Chiesa cattolica la cui importanza è stata rammentata dall’arcivescovo Valentinetti: «Il vostro famoso otto per mille – sottolinea -, quello che firmate alla denuncia dei redditi, viene ridistribuito per una marea di cose e, tra le altre, anche per restaurare le chiese o per costruirle. La chiesa di San Giovanni Apostolo che tra poco, se Dio vuole, inaugureremo nei pressi del lungomare di Montesilvano, si è potuta fare perché esiste l’otto per mille. Se non esistesse questo contributo che è vostro, ma senza spendere niente perché voi firmate, ma non date niente di più di quello che in realtà sono le tasse che già pagate. Però lo Stato ha un accordo con la Chiesa e ci dà la possibilità di fare anche questi lavori che sembrano uno scherzo, ma non lo sono».

Ottavio De Martinis, sindaco di Montesilvano

A rappresentare la soddisfazione dell’intera comunità montesilvanese, è stato il sindaco Ottavio De Martinis, accompagnato dal vice Paolo Cilli e dal comandante della Polizia locale Nicolino Casale: «Sono ovviamente felicissimo – commenta il primo cittadino -. Gioia ed emozione albergano nel mio cuore per la ristrutturazione di quella che chiamiamo “chiesetta” solo in quanto piccola di dimensioni perché, dopo le più antiche chiese della Madonna del Carmine, di San Michele Arcangelo e della Madonna della neve, attorno a quest’ultima si è sviluppata la città che oggi conosciamo. È stato il primo punto d’incontro per i fedeli che abitavano Montesilvano e si ritrovavano qui per ammirare il presepe che vi veniva realizzato. Mi auguro che questo luogo torni ad essere, sempre più, d’incontro per i fedeli».

IL RICORDO DI BENEDETTO XVI

Introducendo l’omelia, l’arcivescovo Valentinetti non ha mancato di ricordare la figura del Papa emerito Benedetto XVI, di cui al mattino si erano celebrate le esequie: «Una vigilia dell’Epifania accompagnata da una velo di mestizia perché, come voi ben sapete, questa mattina si sono celebrate le esequie del Papa emerito Benedetto XVI. Rendimento di grazie al signore che ce lo ha donato per la sua scienza teologica, per il suo ministero come vescovo nella diocesi in cui fu mandato come pastore (Monaco e Frisinga) e poi a servizio della Santa Sede, ed infine come Sommo Pontefice. Tutti hanno descritto la sua natura. Mite, umile, semplice, ma profondamente penetrato dall’amore di Dio e dal mistero di Dio. Lo vogliamo ringraziare veramente il Signore che ce lo ha donato. E vogliamo pregare per lui, perché il signore gli spalanchi al più presto le porte del paradiso».

About Davide De Amicis (4553 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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