Papa Francesco: “Ci ha aiutato a capire quanto il Vangelo è attraente”
"Noi diciamo un grande grazie a Papa Francesco – conclude il cardinale Matteo Zuppi -, che ha preso l'eredità di Papa Benedetto, ha scritto con lui la sua prima enciclica come a dire la grande continuità e quell'anno della fede, ci ha riportato a viverla nelle tante contraddizioni di tante sfide, nelle tante pandemie di questo mondo"
Nella giornata odierna in cui Papa Francesco celebra i suoi primi 10 anni dall’elezione al soglio di Pietro, tra i tanti auguri indirizzati al Pontefice spicca quello del cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana Matteo Zuppi: «Son passati 10 anni da quel “buonasera” – ricorda il porporato, citando le prime parole del Papa dopo la proclamazione – e ancora oggi Papa Francesco riesce a toccare il cuore, a sorprenderci, a parlare direttamente a ciascuno, a parlare a tutti. Perché quel “buonasera” significava cominciare un dialogo. La sua fede, come disse, non è una fede di laboratorio, è una fede di cammino nella storia. E ci ha aiutato, in questi anni, a capire quanto il Vangelo è attraente, persuasivo, risponda alle vere domande e anche quindi ad ascoltare le tante domande, perché il Vangelo possa essere la risposta».
Tante, a detta del cardinale Zuppi, sono le conquiste che la Chiesa ha potuto fare in questi 10 anni di suo pontificato: «I suoi fratelli cardinali – riprende il presidente della Cei – sono andati a prenderlo alla fine del mondo, come disse. In realtà ci ha insegnato a tutti a capirci, perché ci ha spinto a uscire, a stare in mezzo alla strada e ad andare in periferia per capire chi siamo. Questo qualche volta è un po’ faticoso, perché tutti quanti noi preferiamo starcene tranquilli, pensiamo di controllare chi siamo chiudendo il nostro giardino. Invece capiamo chi siamo, e controlliamo chi siamo, guardando da fuori quelle prime grandi periferie che sono i poveri, che in tanti modi in questi anni ci ha spinto a conoscere, a capire e soprattutto a toccare, a vedere, a farne di loro i nostri fratelli più piccoli e a capire la nostra vita a partire da loro. Poi c’è da dire quelle tre parole che lui ha detto per gli sposi, ma in realtà vanno bene per tutti, ma vanno bene anche per i fratelli nella Chiesa, ovvero “permesso, scusa e grazie”».
Da qui il ringraziamento a Bergoglio: «Noi diciamo un grande grazie a Papa Francesco – conclude il cardinale Matteo Zuppi -, che ha preso l’eredità di Papa Benedetto, ha scritto con lui la sua prima enciclica come a dire la grande continuità e quell’anno della fede, ci ha riportato a viverla nelle tante contraddizioni di tante sfide, nelle tante pandemie di questo mondo». Un messaggio, quello del porporato, che ha riassunto una nota di giubilo inviata al Santo Padre dalla Presidenza della Cei: «Insieme alle Chiese che sono in Italia – conclude il messaggio dei vescovi –, le porgiamo i più cari auguri per questo anniversario, assicurandoLe la nostra vicinanza operosa e la nostra preghiera».