Non saremo mai soli: “Ci sarà sempre Dio a guidarci ed aprirci la via”
"Dietro quei sette brani, lo dico con commozione - racconta Vincenzo Di Nicolantonio -, c'è il racconto di una storia vera. Io sono un docente di canto, gestisco una scuola, difficilmente mi espongo personalmente. Però questa è la mia testimonianza, perché nel momento in cui ci si sente più al buio, più a terra, più distanti, dove forse anche la soluzione ci sembra più lontana, è proprio in quel momento che ci si può aggrappare alla mano di Dio. Infatti, in un testo diciamo proprio questo “Afferro la tua mano, o Dio, e non la lascerò mai più""
Non saremo mai soli. Questa non è sola la certezza maturata da Vincenzo Di Nicolantonio, giovane corista trentanovenne del Coro diocesano di Pescara-Penne – anima della Corale parrocchiale “Poco meno degli angeli” di San Nicola vescovo a Cerratina di Pianella in cui è cresciuto e divenuto poi docente di canto all’Accademia musicale di Pianella (Pescara), ma anche il titolo della canzone – ispirata dal versetto 28,20 del Vangelo di Matteo “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” – di cui ha scritto testo e musica dopo aver compiuto un autentico viaggio alla riscoperta della sua interiorità e del suo cammino di fede.
Tutto questo facendo tesoro del lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19, che ci ha chiuso in casa impedendoci di viaggiare fisicamente, ma non con la mente e con il cuore. Vincenzo lo ha compreso bene e dal quel primo brano, pubblicato in anteprima la scorsa Domenica delle palme, ne sono nati altri sei che verranno eseguiti dal vivo giovedì 27 aprile, alle 21 nella chiesa della Beata Vergine del Rosario a Pescara, in un concerto che dal suo brano-manifesto ha ereditato il titolo “Non saremo mai soli”: «Durante la pandemia – racconta il giovane corista – ero un po’ in difficoltà, ero un po’ nel mio deserto della vita, ero un po’ nel mio “Getsemani”. E la pandemia è stata l’occasione per ritrovare quel dialogo profondo con Dio, ho sentito fortemente la sua mano inconfondibile che mi ha spinto con forza a sedermi al pianoforte. La musica e il canto erano diventate le mie uniche possibilità per comunicare con Lui. Lo dico senza vergogna, non riuscivo neanche più a pregare. Allora, in quei giorni bui, come poi ho scritto in un testo, mi sono fermato, ho fatto silenzio dentro me per capire da dove venivo, dove mi trovavo e dove stavo andando. In questo modo sono nati, in maniera molto semplice e naturale, sette brani che hanno dato poi vita al progetto “Non saremo mai soli”, i quali altro non sono che il del dialogo con Dio racconto proprio in quei giorni bui».
Alcuni di questi brani sono stati scritti a quattro mani, insieme ad alcuni componenti della Corale parrocchiale di Cerratina:
- Il nostro dono: testo Dario Innamorati e Vincenzo Di Nicolantonio, musica di Vincenzo Di Nicolantonio;
- Non saremo mai soli: testo e musica Vincenzo di Nicolantonio;
- Con Te: testo e musica di Vicenzo Di Nicolantonio e Fiorella Manzini;
- Gli occhi del cuore: testo e musica di Vincenzo Di Nicolantonio e Pasqualino Amistà;
- Tu sei con noi: testo Anna Panzone e Vincenzo Di Nicolantonio, musica di Vincenzo Di Nicolantonio;
- Anche nel buio più profondo: testo e musica di Vincenzo Di Nicolantonio;
- Tutto posso in Te: testo e musica di Vincenzo Di Nicolantonio.
Un concerto, quello di giovedì 27 aprile, che verrà eseguito dai Coro riuniti dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne e orchestra (alla batteria Mirko Minetti, al basso Francesco Marranzino, alla chitarra acustica ed elettrica Alessandro Panzone, al violino Danilo Pergolini, al violino Silvia d’Annunzio, alla viola Giovanni Ciaffarini, al violoncello Federico Orlando, al sassofono Pierpaolo Pecoriello, al trombone Atreo Ciancaglini, alla tromba e flicorno Antonio Cordisco e alla tromba Italo di Benedetto) con la partecipazione straordinaria di un grande professionista come Mario Rosini, che presterà la sua voce suonando il pianoforte oltre ad aver arrangiato i brani, cantati da Vincenzo Di Nicolantonio e dagli altri co-autori nella veste di solisti: «Ricordo esattamente il momento in cui ho pensato a questo artista, che nella sua carriera ha collaborato con cantautori del calibro di Pino Daniele e Mia Martini. Oggi è docente di canto al Conservatorio di Matera e, per tanti anni, è stato anche la voce solista per alcuni brani di contenuto cristiano per il movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo. Poi ha cantato più volte per il Papa in piazza San Pietro. Ricordo esattamente quel fine anno, quel 31 dicembre 2020, quando eravamo chiusi in casa, perché le normative ci non ci permettevano di uscire fuori dalle nostre case per festeggiare il Capodanno, lo trovai online e gli scrissi chiedendogli se mai sarebbe stato disposto ad arrangiare dei brani di composti da me. Lui da subito ha abbracciato questo progetto, come fosse suo».
Tra l’altro Rosini ha inciso il brano “Non saremo mai soli” insieme allo stesso Vincenzo Di Nicolantonio. Quest’ultimo ha successivamente condiviso il suo progetto con la direttrice del Coro diocesano e dei Cori riuniti dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne Roberta Fioravanti, che l’ha sposato portandolo all’attenzione dell’arcivescovo Valentinetti”. Infine la diocesi ha ufficialmente commissionato a Mario Rosini l’arrangiamento per coro e orchestra dei sette brani: «Questo progetto – sottolinea la Fioravanti – entra nell’esperienza dei Cori riuniti dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, che non sono una realtà chiusa, ma sono proprio un’esperienza pastorale e quindi, in questa esperienza, riusciamo a realizzare – grazie agli incontri che la vita stessa ci offre – esperienze sempre diverse. Uso l’aggettivo “diverso”, perché il coro diocesano è innanzitutto al servizio del arcivescovo e delle celebrazioni che presiede l’arcivescovo in Cattedrale. Così questo diverso tipo di musica, questo concerto così diverso, per noi potrebbe sembrare veramente un qualcosa di strano e sta suscitando anche parecchia curiosità. Ma in realtà non è così, perché la musica è una e per le competenze specifiche di questo tipo di musica, un po’ diverso dal nostro, ci siamo affidati proprio all’esperienza di Vincenzo. Per noi è un’esperienza entusiasmante fare una cosa al di fuori dallo strettamente liturgico e, allo stesso tempo, ci siamo aperti ad accogliere tantissimi nuovi coristi, tantissimi nuovi amici, che vengono soprattutto dalle parrocchie di Cerratina e Bucceri, in quella zona della nostra diocesi, ma anche di tanti coristi e musicisti che orbitano attorno a Vincenzo». Insomma, questo concerto sarà anche un vero e proprio laboratorio pastorale: «A livello pastorale – conferma la direttrice dei cori diocesani -, anche nello spirito del Sinodo che stiamo vivendo, questi cori riuniti sono diventati un vero e proprio cantiere di musica e di liturgia».
Così la chiusura della pandemia di Covid-19 ha instillato in questo giovane artista l’ispirazione di un progetto profondo, che fonde insieme vita vissuta e fede: «In realtà – confida Vincenzo – ho colto il disegno di Dio su questo progetto soltanto dopo la pandemia, perché con la mia amica Fiorella (co-autrice del brano “Con Te), era esattamente maggio 2019, lo ricordo nitidamente, dopo più di vent’anni di amicizia, esprimemmo questo desiderio di comporre un brano insieme. Non sappiamo per quale motivo, però nel cuore di ognuno dei due risuonava questa parola “Abbracciami, Signore, abbracciami” e non avevamo capito il perché. Il brano venne fuori in meno di un’ora. Non potevamo sapere che da lì a qualche mese, proprio l’abbraccio sarebbe stato quel gesto che più ci sarebbe mancato a causa della pandemia. Se vogliamo, con molta umiltà, forse quel brano è stato profetico, come a volerci aprire gli occhi, ma anche ad invitarci a non temere perché nel Getsemani delle nostre vite non saremo mai soli, ma ci sarà sempre Lui a guidarci e ad aprire la via giusta».
E dopo il concerto, che Radio Speranza trasmetterà in diretta sugli 87.6 Fm e in streaming, il viaggio di questi sette brani proseguirà: «Io, insieme agli altri autori, ho donato completamente i brani – conclude Di Nicolantonio -. Sicuramente verranno raccolti in un disco e, per tutti coloro che vorranno approfondirne lo studio, sono disponibili anche gli spartiti per coro orchestra (da richiedere all’indirizzo e-mail nonsaremomaisoli@libero.it). Tutto il materiale verrà reso e divulgato senza alcun tipo di problema. A me non interessa che i brani possano essere considerati belli o brutti. Io dico sempre ai coristi che dietro quei sette brani, lo dico con commozione, c’è il racconto di una storia vera. Io sono un docente di canto, gestisco una scuola, difficilmente mi espongo personalmente. Però questa è la mia testimonianza, perché nel momento in cui ci si sente più al buio, più a terra, più distanti, dove forse anche la soluzione ci sembra più lontana, è proprio in quel momento che ci si può aggrappare alla mano di Dio. Infatti, in un testo diciamo proprio questo “Afferro la tua mano, o Dio, e non la lascerò mai più”».