Cop28: “Serve un accordo giusto per eliminare i combustibili fossili”
"L’istituzione del Fondo per le perdite e i danni il primo giorno della Cop28 – ricorda Alistair Dutton, segretario generale Caritas Internationalis - è stato un risultato storico, ottenuto grazie agli sforzi instancabili di numerose parti, ed è un successo nella diplomazia multilaterale. Ora però bisognerà concordare i dettagli. La Cop28 deve definire il livello di finanziamento necessario per le perdite e i danni economici e non economici"
Nell’ambito dei lavori della Cop28, la Conferenza sul clima di Dubai in corso fino al prossimo 12 dicembre, è giunto anche un appello da parte delle reti internazionali delle organizzazioni cattoliche per la giustizia sociale, Caritas Internationalis e Cidse affinché si lavori per «un accordo giusto e coraggioso che garantisca l’eliminazione graduale di tutti i combustibili fossili, metta il pianeta sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e offra sostegno finanziario alle comunità colpite dai cambiamenti climatici». Questa la nota congiunta indirizzata a negoziatori e leader mondiali presenti alla Cop28, per chiedere loro di prestare ascolto al messaggio di Papa Francesco, secondo cui «il riscaldamento globale ha coinciso con un declino generale del multilateralismo, accompagnato da una crescente mancanza di fiducia all’interno della comunità internazionale».
Da qui la proposta avanzata dalle principali agenzie cattoliche presenti ai lavori: «I decisori della Cop28 – afferma Josianne Gauthier, segretaria generale Cidse – devono concordare all’unanimità di eliminare gradualmente i combustibili fossili e stabilire un piano globale per rivedere i progressi rispetto all’accordo di Parigi nel futuro. L’impegno per l’obiettivo degli 1,5°C deve guidare gli sforzi nazionali, sostenuti dal rigore scientifico, dal rispetto della dignità umana e dall’adesione al principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità».
Ma questo non basta: «L’istituzione del Fondo per le perdite e i danni il primo giorno della Cop28 – ricorda Alistair Dutton, segretario generale Caritas Internationalis – è stato un risultato storico, ottenuto grazie agli sforzi instancabili di numerose parti, ed è un successo nella diplomazia multilaterale. Ora però bisognerà concordare i dettagli. La Cop28 deve definire il livello di finanziamento necessario per le perdite e i danni economici e non economici e definire un percorso chiaro nel Global Stocktake (il punto sul percorso di avanzamento delle politiche climatiche) per valutare e rafforzare regolarmente l’azione globale per affrontarli». Le agenzie cattoliche presenti alla Cop28 continueranno a rilanciare questo messaggio ai leader mondiali nella seconda settimana dei lavori.