La Novena di Pentecoste dedicata alla conversazione nello Spirito
"In questi anni di cammino, ascolto e discernimento - osserva Attilio Aristone -, ci siamo resi conto che dobbiamo far sì che gli altri possano essere ascoltati da alcune persone che si mettono a loro disposizione e, attraverso vari temi, cercano appunto di capire qual è l’humus della situazione che si vive"

Sarà la conversazione nello Spirito, al centro del cammino sinodale delle Chiese in Italia e della Chiesa universale, il fulcro della Novena di Pentecoste 2024 che a partire da domani venerdì 10 maggio fino al 18 maggio scandirà l’avvicinamento alla solennità di Pentecoste di domenica 19 maggio.

Saranno questi nove giorni scanditi da altrettanti appuntamenti, promossi e organizzati dalla Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali (Cdal), che avranno luogo alle 21 – tranne al sabato e alla domenica quando verranno anticipati nel tardo pomeriggio – nelle rispettive foranie in cui è suddivisa l’Arcidiocesi di Pescara-Penne: «Il nostro intento – spiega Attilio Aristone, componente del direttivo della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali, nonché dell’equipe sinodale diocesana – è quello di mantenere vivo lo spirito sinodale all’interno della diocesi con questa conversazione che permette, prima di tutto, l’ascolto dell’altro. In questi anni di cammino, ascolto e discernimento, ci siamo resi conto che dobbiamo far sì che gli altri possano essere ascoltati da alcune persone che si mettono a loro disposizione e, attraverso vari temi, cercano appunto di capire qual è l’humus della situazione che si vive».
Sarà dunque proprio la conversazione nello Spirito al centro di queste nove serate, che verrà svolta prima o dopo un momento di adorazione eucaristica: «Tutto ciò avverrà nello Spirito – approfondisce Aristone -. Quello Spirito Santo che attendiamo e invochiamo il giorno di Pentecoste, affinché si effonda nuovamente sulla Chiesa universale e sulla Chiesa diocesana. Quello Spirito che ci permette di metterci in ascolto dell’altro, rispettando anche le opinioni. Infatti la conversazione nello Spirito non è uno scambio di idee o un dibattito, ma è ascoltare per trarre ricchezza da ciò che ci dice altro rispetto ad un tema».
A proposito di temi, quelli della Novena di Pentecoste prenderanno spunto dalla sintesi dell’Assemblea sinodale diocesana che si è svolta nel mese di marzo: «La quale, a sua volta – ricorda il componente del Direttivo – non è altro che una riflessione sulla relazione di sintesi dei vescovi denominata “Una Chiesa sinodale in missione”, uscita quest’anno, che pone le basi per ciò che potrà essere la Chiesa universale e locale nel futuro».
GLI APPUNTAMENTI
- venerdì 10 maggio sarà la parrocchia di Sant’Eustacchio nella foranìa di Cermignano, sulla sponda teramana dell’Arcidiocesi, ad ospitare il primo appuntamento;
- sabato 11 maggio sarà il Santuario di San Donato Martire nella foranìa di Castiglione Messer Raimondo ad ospitare la seconda serata spirituale;
- domenica 12 maggio la Novena di Pentecoste farà tappa all’Oratorio di Cepagatti, nella foranìa omonima;
- lunedì 13 maggio sarà la foranìa di Spoltore, con la parrocchia di Santa Teresa D’Avila, ad ospitare la conversazione spirituale;
- martedì 14 maggio le foranìe di Pescara centro e Pescara nord ospiteranno la Novena di Pentecoste nella parrocchia di San Paolo Apostolo;
- mercoledì 15 maggio appuntamento nella foranìa di Penne presso la chiesa della Madonna del Carmine;
- giovedì 16 maggio la Novena di Pentecoste si sposterà nella foranìa di Torre de’ Passeri presso la parrocchia della Beata Vergine Maria delle Grazie;
- venerdì 17 maggio l’itinerario spirituale si concluderà nella Forania di Pescara sud presso la parrocchia di San Nunzio Sulprizio.
Infine sabato 18 maggio, nono giorno della Novena di Pentecoste, tutte le parrocchie potranno organizzare la veglia di Pentecoste: «Abbiamo lasciato libero spazio ai parroci e ai vicari foranei – precisa Attilio Aristone – per invocare insieme lo Spirito Santo anche se in luoghi differenti».
Così anche quest’anno la Novena di Pentecoste, attraverso questi momenti di preghiera e spiritualità, leggerà i segni dei tempi scandendo i passi del cammino compiuto dalla Chiesa universale e locale: «Se volgiamo lo sguardo indietro – conclude il componente della Cdal -, siamo partiti con il funesto ricordo della tragedia di Rigopiano e del terremoto che interessò tutto l’entroterra della nostra diocesi, quando andammo a portare un segno di speranza e di resurrezione. Mi ricordo che, nel corso degli anni, abbiamo anche accompagnato le reliquie di San Nunzio nell’anno della sua canonizzazione. Come Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali, vogliamo metterci sempre più al servizio della Chiesa diocesana perché, con una vera comunione di intenti – citando le parole dell’apostolo Paolo – “possiamo capire ciò che lo Spirito dice alle Chiese“».