Congresso Eucaristico Internazionale, “La fraternità per guarire il mondo”
Sono 35 le delegazioni da tutto il mondo per stimolare l’attenzione al mistero dell’Eucaristia, attraverso celebrazioni, adorazioni, conferenze, testimonianze e momenti di condivisione
In questi giorni a Quito, in Ecuador, sta volgendo al termine il 53° Congresso Eucaristico Internazionale, che ha riunito 35 delegazioni da tutto il mondo per stimolare l’attenzione al mistero dell’Eucaristia, attraverso celebrazioni, adorazioni, conferenze, testimonianze e momenti di condivisione. Quest’anno ricorrono i 150 anni dalla consacrazione dell’Ecuador al Sacro Cuore di Gesù, avvenuta nel 1874, motivo per il quale Papa Francesco ha scelto il Paese sudamericano per ospitare dall’8 al 15 settembre le due settimane di convegno sul tema “La fraternità per guarire il mondo”.
Il Congresso Eucaristico è iniziato ufficialmente domenica 8 settembre ed è stato preceduto dalla Settimana del Simposio, sette giorni dedicati a incontri sul tema della fraternità, declinata in vari modi: riflessioni dal taglio tecnico e teologico hanno toccato i temi della cultura e della vita politica ecuadoriana. Come si legge nella Presentazione del “testo base” (elaborato dalla Commissione Teologica del Comitato Locale ecuadoriano, in collaborazione con il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali), che trae spunto dal versetto «Voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8), esso «è lo strumento offerto alle Chiese dell’Ecuador e di ogni Paese per prepararsi fruttuosamente a questi giorni eucaristici. Così, la fraternità umana che sta al centro della riflessione congressuale non resterà un sogno ma troverà modo di concretizzarsi a partire dalla celebrazione eucaristica».
Dall’Italia è giunta a Quito la delegazione di Città del Vaticano, di cui fa parte Francesco Del Castello, membro del Movimento Eucaristico Giovanile di Pescara e rappresentante laico dei giovani nel Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici internazionali, l’organo, presieduto da padre Corrado Maggioni, che si occupa di programmare e organizzare i congressi di questo tipo.
Proprio attraverso la testimonianza di Francesco Del Castello, è permeato il clima di coinvolgimento spirituale che si respira a Quito nelle giornate di Congresso: «Qui ci sono una gentilezza e una disponibilità incredibili, gli insegnamenti della fede si traducono in fraternità nella loro vita quotidiana – afferma il delegato –. Il modo che qui hanno di credere stupisce, ovunque nella città ci sono simboli e si incontrano gesuiti, domenicani, francescani e diocesani. Gli ecuadoriani tengono tantissimo al Sacro Cuore di Gesù e su una delle colline di Quito c’è una Madonna, la “Virgen de El Panecillio”, che guarda esattamente nella direzione della città e in qualche modo la vigila».
I momenti di dialogo sono stati intervallati da celebrazioni eucaristiche e adorazioni particolari, «La città di Quito – racconta Francesco – si trova esattamente sulla linea dell’equatore, per cui è stato straordinario partecipare a una messa che si è svolta all’aperto e in cui l’altare era posizionato esattamente al centro della linea che demarca l’equatore: parte dei fedeli era nell’emisfero australe a parte in quello boreale. La “Messa alla metà del mondo” è stata davvero un’esperienza simbolica molto forte, come se tutto il mondo, al di là e al di qua, partecipasse nel pieno spirito di comunione e fraternità».
A differenza del Simposio, la settimana di Congresso ha un taglio più popolare nei suoi numerosi eventi. Al centro sempre il tema dell’Eucaristia che si incarna nella vita quotidiana: «Abbiamo ascoltato interventi di persone che portano testimonianze di vita vissuta per l’Eucaristia, quindi chi ha scelto di dare la sua vita perché altri possono studiare, sacerdoti che vengono dal Congo e raccontano com’è la situazione lì, oppure persone che hanno conosciuto dei Santi», spiega ancora Francesco Del Castello. Spazio anche all’esperienza sinodale dei cristiani vissuta nella famiglia con l’intervento, fra gli altri, del Cardinale Mauro Gambetti, Vicario generale di Sua Santità per Città del Vaticano.
La chiusura del Congresso è prevista per domenica 15 settembre, con la Messa Statio Orbis, presieduta del Cardinale Baltazar Porras, arcivescovo di Caracas.
Contributi fotografici di Francesco Del Castello.