Accompagna una famiglia: “Un progetto per prevenire la povertà”
"I numeri sono importanti - sottolinea don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana - e ci parlano di una povertà multidimensionale che colpisce soprattutto le famiglie; dietro ad un bisogno economico, spesso, scopriamo che ci sono diverse altre problematicità che affliggono queste famiglie; alla povertà materiale si aggiunge anche la povertà culturale, educativa e relazionale. Tutto questo richiede a noi di rispondere in maniera complessa"
Si partirà con la formazione di operatori e volontari delle Caritas aderenti, distribuiti in 10 territori, che raccoglieranno informazioni e competenze delle quali potranno beneficiare gli utenti dei servizi Caritas. Allo stesso tempo, alcuni percorsi formativi specifici verranno rivolti a 100 famiglie in situazioni di fragilità, in mondo da sostenere il percorso di autonomia e assistenza già intrapreso con le Caritas locali: «Noi – afferma don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana – siamo conosciuti come quelli che sono vicini alle famiglie nelle situazioni di grande disagio, siamo invece meno conosciuti per le nostre attività di prevenzione che svolgiamo. Fra i compiti assegnati dai vescovi alla Caritas italiana c’è proprio quello della prevenzione. I numeri sono importanti e ci parlano di una povertà multidimensionale che colpisce soprattutto le famiglie; dietro ad un bisogno economico, spesso, scopriamo che ci sono diverse altre problematicità che affliggono queste famiglie; alla povertà materiale si aggiunge anche la povertà culturale, educativa e relazionale. Tutto questo richiede a noi di rispondere in maniera complessa. Grazie ai tanti partner potremo dare risposte in termini di accompagnamento, formazione e prevenzione. Quest’ultima, infatti, si inserisce fra gli obiettivi del progetto che sono inclusione, autonomia e incontro».
Un’iniziativa, questa, destinata a non fermarsi nelle 11 diocesi pilota: «Sognando in grande – rilancia il presbitero pescarese -, vorremmo estendere il progetto a tutte le Caritas diocesane che accetteranno questa sfida. L’obiettivo principale riguarda soprattutto i più piccoli. Come diceva don Antonio Bello “la speranza è sicuramente un dono di Dio, ma va organizzata”. Il nostro progetto, infatti, vuole essere una speranza organizzata».
A mettere in rete le diocesi con gli operatori del terzo settore coinvolti, sarà Fondazione Conad Ets: «Sarà un progetto di formazione, informazione e sensibilizzazione – spiega Maria Cristina Alfieri, segretaria generale e direttrice di Fondazione Conad Ets -, dedicato a un target di famiglie in condizione di povertà, ma anche di intere comunità. Cento famiglie in condizioni precarie, suddivise nelle 11 diocesi, potranno beneficiare di un percorso che prevede un’educazione alimentare, una formazione al contrasto alla povertà energetica, un’educazione finanziaria e un orientamento al lavoro, e anche circa 1.000 euro in carte prepagate per la spesa. Grazie ai tantissimi volontari attivi nelle 11 diocesi scelte da Caritas Italiana, le informazioni potranno essere assorbite sul territorio ed espanse all’intera comunità».
E come poche volte accade, il progetto “Accompagna una famiglia” abbraccerà anche il tema della povertà energetica: «Ad oggi – rileva Marta Luca, direttrice generale di Fondazione Snam Ets – 2 milioni di famiglie italiane soffrono di povertà energetica. Spesso i servizi presenti nelle diverse comunità vanno dal supporto alimentare al vestiario, servizi di carattere amministrativo soprattutto per i migranti. Vediamo purtroppo che quelli a contrasto della povertà energetica sono ancora piuttosto mancanti. Forse ancora è visto come un tema tecnico. Però sono sempre di più che le famiglie si trovano a scegliere tra mangiare e riscaldarsi. La volontà del progetto presentato è quella di accompagnare le famiglie coinvolte in un percorso di maggiore presa di consapevolezza».