A Pescara vecchia un presepe vivente in lingua dei segni italiana
"L’evento – spiega Nunzia Orefice, presidente della Cooperativa sociale Segni di integrazione Abruzzo - è stato realizzato con l'obiettivo di promuovere l'inclusione, sensibilizzare la comunità e offrire momenti di aggregazione e condivisione"

Sarà una natività senza barriere quella che verrà rappresentata nella lingua italiana dei segni (Lis), domani e lunedì 6 gennaio dalle 16.30 tra via delle Caserme e Corso Manthonè, dalla Cooperativa sociale Segni di integrazione in Abruzzo in collaborazione con la Pastorale sordi dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne.
Nel centro storico di Pescara andrà dunque in scena “Natività in segni”. Un presepe vivente unico e originale che, pertanto, ha ricevuto anche il patrocinio e il sostegno del Comune di Pescara. Infatti è stato tutto pensato in chiave diversa, con il coinvolgimento diretto di figuranti sordi impegnati a interpretare personaggi in costume, per far rivivere momenti di vita quotidiana tipici dell’epoca della nascita di Gesù: «L’evento – spiega Nunzia Orefice, presidente della Cooperativa sociale Segni di integrazione Abruzzo – è stato realizzato con l’obiettivo di promuovere l’inclusione, sensibilizzare la comunità e offrire momenti di aggregazione e condivisione».
Il presepe vivente, in base al programma, verrà inaugurato domani alle 16:30 di domani e sarà visitabile fino alle 22. Lunedì 6 gennaio, quindi, si replicherà nuovamente alle 16:30, per poi sfilare con l’arcivescovo Tommaso Valentinetti – alle 17:30 – fino alla Cattedrale di San Cetteo. Qui il presule presiederà la santa messa dell’Epifania, trasmessa in diretta dall’emittente radiofonica diocesana Radio Speranza InBlu alle 18: «Vi aspettiamo – invita la Orefice -, sarà un’esperienza nuova lungo le vie del centro storico».