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“Dalla misericordia si sperimenta la possibilità di non peccare più”

"In questa Settimana santa – auspica monsignor Tommaso Valentinetti -, ci aiuti lo Spirito Santo ad entrare nel grande mistero dell'amore del Signore, nel grande mistero della sua vita data per noi, di quel pane spezzato e di quel vino versato, suo corpo e suo sangue, di cui abbiamo ascoltato anche il racconto dell'istituzione. E ci conceda il Signore di essere uno in questa Santa Chiesa, dove viviamo. Amen"

Lo ha affermato ieri l’arcivescovo Valentinetti, presiedendo la santa messa solenne della Domenica delle Palme nella Cattedrale di San Cetteo

L'arcivescovo Valentinetti, dall'altare, saluta l'assemblea luiturgica con il parmurelo

Con la benedizione dei ramoscelli d’ulivo, portati da alcune centinaia di persone che hanno gremito la Cattedrale di San Cetteo a Pescara, ieri si è aperto il pontificale solenne presieduto dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti nella Domenica delle Palme, in apertura della Settimana santa.

L’arcivescovo Valentinetti benedice gli ulivi

Dopo l’ingresso in Cattedrale dell’assemblea liturgica, guidata dal presule benedicente con il tradizionale parmurelo (ramo di palma intrecciato), è stata poi la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo dell’evangelista Luca, letta a più voci, a guidare la riflessione omiletica: «I testi della passione secondo Matteo, secondo Marco e secondo Luca – spiega l’arcivescovo Valentinetti -, sono testi pressoché identici. E infatti quando vengono proclamati, secondo gli anni di appartenenza, più o meno riconosciamo lo stesso racconto. Ma ogni Evangelo ha, secondo l’evangelista che lo scrive, delle particolarità che a questo punto può essere importante sottolineare. E le particolarità del racconto della Passione secondo Luca sono due. Una è la tentazione che agguanta i discepoli, che agguanta Pietro, che agguanta anche Gesù. Nell’orto del Getsemani, “Padre, se è possibile, non mi far morire”. E poi l’ultima tentazione, “Se sei figlio di Dio, scendi dalla croce, esercita il tuo potere!”. Gesù era stato abituato a queste tentazioni. La primissima tentazione nel deserto, “Se sei figlio di Dio buttati giù, tanto ci saranno gli angeli che verranno a raccoglierti. Esercita il tuo potere!”. Ma Gesù non esercita il potere per suo vantaggio personale. Lui è totalmente consegnato nelle mani del Padre, “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Ma la tentazione aveva agguantato anche Pietro, che rinnega. Certo, poi piange amaramente, così come dice il Vangelo. Ma anche lui è vittima della tentazione».

L’arcivescovo Valentinetti pronuncia l’omelia

Da qui il monito rivolto ai tutti i credenti: «Fratelli, sorelle – avverte l’arcivescovo di Pescara-Penne -, la tentazione è sempre in agguato nella nostra storia, nella nostra vita. Se sono stati Gesù stesso e Pietro, che è stato chiamato a confermare i fratelli nella fede, vittime della tentazione, perché non dovremmo esserlo noi? Ma qual è la strada per andare al di là della tentazione? I maestri dello spirito dicono che non bisogna mai dialogare col tentatore».

Quindi monsignor Valentinetti ha individuato la seconda caratteristica peculiare, che emerge dal racconto dell’evangelista Luca della Passione di Cristo: «Consegnarsi nelle mani della misericordia di Dio – denota l’arcivescovo -. Lo sguardo pietoso nei riguardi di Pietro, come per dire “Sapevo che mi avresti rinnegato, ma ti perdono”, che provoca un pianto amaro. E poi ancora, “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. La misericordia. , “Dio – dice Papa Francesco – perdona sempre, perdona tutto”. Ha perdonato anche i crocifissori. Quanto è incline malamente la nostra società, e anche noi stessi, riguardo la dimensione del perdono. Difficile, senza dubbio. Complesso, senza dubbio. Ma domenica scorsa all’adultera, Gesù si rivolge “Donna, nessuno ti ha condannata? Nessuno, signore. Vai, e d’ora in poi non peccare più”. Dalla misericordia si sperimenta la possibilità di non peccare più e di sfuggire la tentazione».

Infine la preghiera di affidamento del presule: «In questa Settimana santa – conclude monsignor Tommaso Valentinetti -, ci aiuti lo Spirito Santo ad entrare nel grande mistero dell’amore del Signore, nel grande mistero della sua vita data per noi, di quel pane spezzato e di quel vino versato, suo corpo e suo sangue, di cui abbiamo ascoltato anche il racconto dell’istituzione. E ci conceda il Signore di essere uno in questa Santa Chiesa, dove viviamo. Amen».

GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA SANTA: GIOVEDÍ LAVANDA DEI PIEDI SU 12 DETENUTI

Una Settimana santa della quale l’arcivescovo Valentinetti, al termine della celebrazione eucaristica, ha ricordato tutti gli appuntamenti, a partire dalla solenne santa messa crismale del Mercoledì santo che si terrà mercoledì 16 aprile alle 19 in Cattedrale: «La solenne santa messa per la consacrazione dell’olio del Crisma e la benedizione degli olii santi – sottolinea l’alto prelato -, che serviranno per tutti i sacramenti di tutto l’anno. È una messa molto importante, è la messa più bella dell’anno liturgico, concelebrata da tutti i sacerdoti, dai diaconi. Sarà la festa della Chiesa diocesana. Vi invito a partecipare».

I fedeli hanno gremito la Cattedrale di San Cetteo

L’indomani, ancora una volta presso la Cattedrale di San Cetteo e sempre alle 19, ci sarà la Messa in Coena Domini: «La messa in memoria della istituzione dell’Eucaristia – ricorda l’arcivescovo Valentinetti -, con la lavanda dei piedi che quest’anno sarà per 12 detenuti del nostro carcere. Papa Francesco ci raccomanda tantissimo di essere attenti alla vita dei detenuti, come segno di partecipazione e di comunione alla loro vita che molto spesso è molto disperata, molto faticosa. Si commettono delitti non perché si vuole delinquere, ma perché si è orientati dalle situazioni della vita a delinquere».

Venerdì 18 aprile, sempre alle 19 ma davanti al Santuario della Divina Misericordia in piazza Sacro Cuoredopo l’Adorazione della croce che avrà luogo alle 17 nel Santuario partirà invece la Via Crucis che si snoderà in Corso Umberto: «Faremo la processione dell’immagine del Cristo morte della Madonna – precisa monsignor Tommaso Valentinetti -, ma meditando le stazioni della Via Crucis. È il terzo anno che lo facciamo. Speriamo che anche quest’anno vogliate partecipare».

Infine dopo le Veglie pasquali, che verranno celebrate in tutte le parrocchie (in Cattedrale alle 22.30), nel giorno della Pasqua di risurrezione l’arcivescovo Valentinetti presiederà il Pontificale solenne alle 11.30 nella Cattedrale di Pescara.

I riti della Settimana Santa verranno trasmessi in diretta dall’emittente radiofonica diocesana Radio Speranza InBlu, sugli 87.60 Fm nella zona di Pescara-Chieti, in streaming e in Abruzzo sulle radio Dab.

About Davide De Amicis (4656 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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