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Premio “Oltre l’ostacolo” a suor Livia Ciaramella: «Un segno di fiducia e un invito a continuare»

Il riconoscimento è stato consegnato durante una cerimonia ufficiale nella sala Figlia di Iorio del palazzo della Provincia di Pescara alla presenza delle autorità, delle religiose della congregazione Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e della cittadinanza

Lo ha affermato suor Livia Ciaramella ricevendo ieri il premio “Oltre l’ostacolo” istituito per riconoscere il merito di chi si impegna per aiutare i detenuti

La consegna del premio a suor Livia Ciaramella con monsignor Valentinetti e le autorità civili

Un riconoscimento sentito, carico di gratitudine e valore simbolico, è stato conferito a suor Livia Ciaramella, religiosa della congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, per il suo instancabile impegno accanto ai detenuti della casa circondariale di Pescara. La cerimonia, tenutasi ieri pomeriggio nella sala La Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, alla presenza delle autorità civili, religiose e della cittadinanza, ha segnato la prima edizione del premio “Oltre l’ostacolo”, pensato per valorizzare chi si dedica con sensibilità e costanza a coloro che sono in carcere.

Monsignor Tommaso Valentinetti e Ottavio De Martinis

Nata a Pescara, suor Livia è entrata in congregazione nel 1977 e ha svolto missioni in Africa e in Albania. Dopo anni all’estero e un periodo come maestra nella scuola dell’infanzia a Genova e a Pescara, nel 2006 ha iniziato la sua missione nel carcere di Pescara. Da allora, è diventata un punto di riferimento stabile per i detenuti, ma anche per chi lavora nella struttura. Ogni giorno entra alle sette e mezza del mattino e vi rimane fino a sera: «Fa la vita da carcerata anche lei», ha detto con affetto l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti. Il presule ha ricordato come spesso la si trovi nei corridoi con il rosario in mano e ha ringraziato suor Livia per i progetti che svolge nel carcere in collaborazione con la Caritas diocesana.

Suor Livia e Francesco Lo Piccolo

«Suor Livia è un punto di riferimento prezioso per il lavoro di reinserimento sociale dei detenuti», hanno sottolineato il presidente della Provincia di Pescara e la consigliera di Parità, Ottavio De Martinis e Paola Sardella, mentre il prefetto di Pescara Flavio Ferdani ha elogiato la scelta di premiarla come esempio di attenzione ai più fragili: «Premiare persone come lei significa dare valore alla fratellanza, unica via in un mondo dove i valori spesso vengono traditi. E mi fa piacere che questo riconoscimento vada a una donna, perché il mondo femminile è spesso un passo avanti nel dedicarsi agli altri, senza secondi fini».

L’evento si è inserito nel contesto più ampio della rassegna “Sulla scena del crimine”, una serie di incontri pubblici dedicati alla riflessione sul carcere e sulla giustizia, ospitati al Caffè letterario 5 Sensi di Pescara. «Suor Livia è il faro, l’ancora e la bussola per tutti noi – ha detto Francesco Lo Piccolo, promotore dell’iniziativa e presidente dell’associazione Voci di dentro –. In carcere sono cambiati direttori, agenti e detenuti, ma lei è sempre lì». Presenti anche il direttore della casa circondariale di Pescara Franco Bettinelli e la garante dei detenuti regionale Monia Scalera. «Essere istituzioni – è stato ricordato – significa anche saper riconoscere e valorizzare chi opera con dedizione silenziosa nei luoghi più difficili della società».

Nel suo intervento, suor Livia ha raccontato con semplicità l’origine della sua vocazione carceraria: «Quando lavoravo con le vittime della tratta a Genova, passavo ogni giorno davanti al carcere di Marassi e mi chiedevo come si potesse entrare lì dentro senza essere arrestati. Poi è arrivata un’illuminazione: sentivo che dovevo essere lì, per chi era dentro». Un cammino, ha spiegato, che non è stato lineare e in cui un ruolo fondamentale è stato giocato dall’incontro con don Marco Pagniello, allora direttore della Caritas di Pescara e cappellano del carcere San Donato, dove suor Livia ha trovato la sua missione definitiva. «Questo premio – ha detto infine suor Livia – non me l’aspettavo. È un segno di fiducia e un invito a continuare. Spero che chi viene dopo di me sappia proseguire su questa strada. Tutti meritano una seconda possibilità».

About Benedetta Pisano (38 Articles)
Nata a Pescara nel 1994 e laureata con lode in "Giornalismo e cultura editoriale" all'Università degli Studi di Parma. Sono giornalista pubblicista e conduco una rubrica culturale intitolata "Benedetta tra le righe" su Radio Speranza. La mia più grande passione sono i libri, ne parlo continuamente.

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