Report nazionale Caritas, in crescita povertà e divario sociale
«Il Report statistico ci consegna le storie di persone che ogni giorno incrociamo nei nostri servizi - commenta don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana - Non si tratta solo di numeri, ma di donne e uomini che appartengono alle nostre comunità. I dati ci aiutano a capire, ma non bastano da soli.»

277.775 sono state le persone accolte dalla rete Caritas sul territorio nazionale nel 2024, provenienti da 204 diocesi presenti in tutte le 16 regioni ecclesiastiche italiane. Il dato totale segna una preoccupante ascesa delle povertà nel nostro Paese in quanto risulta in aumento del 62,6% negli ultimi 10 anni.
Numeri allarmanti che interrogano tutta la società sulla strada da percorrere insieme per sostenere e aiutare chi vive ai margini e in condizioni di grave fragilità: «Il Report statistico ci consegna le storie di persone che ogni giorno incrociamo nei nostri servizi – commenta don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana – Non si tratta solo di numeri, ma di donne e uomini che appartengono alle nostre comunità. I dati ci aiutano a capire, ma non bastano da soli. Ci chiedono di andare oltre una lettura superficiale, oltre l’analisi sociologica. In gioco c’è la vita di chi resta ai margini ed è spesso invisibile».
Per ciò che riguarda il focus sulla regione ecclesiastica Abruzzo-Molise, siamo di fronte a 6.453 persone accolte, di cui il 33,7% che si è avvicinato per la prima volta ai servizi Caritas e il 21,2% invece che vi è in carico da 5 a 10 anni, evidenziando come di fianco alla crescita dei cosiddetti “nuovi poveri” aumentino anche le situazioni di cronicizzazione delle povertà.
«Il nostro territorio risente fortemente di problematiche legate all’occupazione – spiega Corrado De Dominicis, delegato regionale Caritas Abruzzo-Molise – Ai nostri servizi, nel 2024, si è rivolta una componente del 53% in stato di disoccupazione o inoccupazione e il 67,5% di persone con problemi inerenti al lavoro come sottoccupazione, lavoro povero, mancanza di tutele. A questi dati si affianca e si collega poi un 44,3% di accolti con la sola licenza media acquisita, sintomo di una condizione di relativa esclusione da determinate competenze richieste dal mercato del lavoro».
Un quadro, quello che emerge dal report statistico nazionale di Caritas Italiana, che pone importanti dubbi sulla gestione delle condizioni delle fasce più fragili del Paese: «Siamo in un momento storico in cui azioni e interventi da parte della politica e di tutti gli attori coinvolti nella cosa pubblica devono essere implementati in maniera sistemica – conclude De Dominicis – L’Italia è in grande difficoltà e la nostra regione segue questo trend».
Per approfondire e leggere l’intero report statistico clicca qui
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