L’appello alla città: “Servono coperte e vestiti”
Coperte, giacche, maglioni e pantaloni. Tutto questo e molto altro occorre agli oltre 100 poveri e senza fissa dimora presenti a Pescara, a seguito della terribile ondata di gelo siberiana che sta spazzando il capoluogo adriatico, dei quali il comitato pescarese della Croce Rossa ha raccolto il grido d’allarme invitando i cittadini a donare quanto in loro possesso presso la sede di via Avezzano.
Nel frattempo la macchina dell’accoglienza dei senza tetto, grazie al tavolo di coordinamento formato da Prefettura, Centro operativo sociale presso il Comune di Pescara, Caritas, associazione “On the Road” e la stessa Croce Rossa, è perfettamente operativa con l’apertura di nuovi centri d’accoglienza: «Ferrovie dello Stato – ha annunciato Berardino Fiorilli, vice sindaco e assessore alla Protezione Civile del Comune di Pescara – ci hanno messo a disposizione un locale riscaldato al primo piano della Stazione centrale, una stanza dove la Croce Rossa sta sistemando circa una decina di brandine per dare massima assistenza a quei senzatetto che ancora rifiuteranno il trasporto nei dormitori della Caritas o nei due alberghi convenzionati con il Comune, dove abbiamo ancora la disponibilità di 15 posti letto. Nel locale ferroviario garantiremo ai clochard té caldo, pasti, coperte, guanti, cappelli, maglioni e ogni altro bene utile per alleviare i disagi causati dal gelo».
Fra l’altro, proprio questa notte, sono stati tre i clochard recuperati in città dagli operatori del Cos e messi al sicuro presso il ricovero della stazione centrale. Il gelo, dunque, fa uscire alla scoperto quelle che sono storie di ordinaria disperazione, quelle dei cosiddetti “nuovi poveri”, single e famiglie che impossibilitati ad arrivare a fine mese, a causa di licenziamenti o di spese ingenti, perdono la propria autonomia e sono costretti ad allungare la fila di chi, ogni giorno, frequenta la Mensa Agape della Caritas diocesana, aperta a pranzo e a cena, e la Mensa di San Francesco, aperta solo a pranzo: «Oltre alle mense – ha precisato don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana – accogliamo i bisognosi nel nostro dormitorio di via Gran Sasso, per un totale di 30 posti mentre ai due alberghi già in convenzione, se ne sta aggiungendo un terzo per un’accoglienza complessiva di 85 persone. Tutto questo, grazie all’ottimo lavoro di rete che stiamo svolgendo tra le istituzioni territoriali».
Ma il gelo non mette in crisi solo chi una casa riscaldata non può permettersela, ad esempio, bloccando in casa una donna che, a causa del maltempo, non riusciva a spostarsi per vedere la figlia neonata, ricoverata in ospedale. Un dramma risoltosi con un lieto fine, grazie all’ambulanza del Cos: «Grazie ad un’ambulanza e alla Protezione Civile – ha raccontato Luciano Fattori, presidente di Asso – siamo riusciti ad assicurare il trasporto della donna bloccata a Pescara Colli su di una strada impervia». Infine, anche la viabilità è interessata dal maltempo che ha causato la chiusura dell’asse stradale via Caravaggio-via Ferrari. Non a caso, il Centro operativo comunale, è stato subissato da oltre 600 telefonate.