Inquinamento atmosferico: Pescara supera Roma
Presentando un livello di inquinamento atmosferico, oscillante tra i 20 ed i 30 microgrammi di Pm10 per metro cubo rispetto alla soglia massima consentita di 50 microgrammi, solo apparentemente nella norma ed un livello di inquinamento acustico allarmante, con valori superiori anche di 10 decibel al limite consentito di 65 diurni e 55 notturni, si è conclusa la campagna pescarese del Treno verde di Legambiente che, dallo scorso sabato a ieri mattina, ha ospitato 500 alunni abruzzesi i quali, salendo a bordo del convoglio fermo alla stazione di Pescara centrale, hanno acquisito i concetti di mobilità sostenibile, riciclo e smart city.
Ma è stata proprio la giornata di ieri a lasciare in eredità agli amministratori pescaresi lo scottante dossier sull’inquinamento atmosferico, monitorato nel centro di Pescara dalle ore 10 alle 15 di lunedì, ed acustico, rilevato in via Nicola Fabrizi da sabato a lunedì, elaborato dai tecnici del laboratorio mobile Italcertifer: «Relativamente al Pm10 – spiega Luca Ricciardi, responsabile del laboratorio mobile – abbiamo scattato delle istantanee, diversamente dai rilievi permanenti compiuti dall’Arta».
Infatti, il campanello d’allarme suona verificando i giorni di sforamento del Pm10 dall’inizio dell’anno: «Le polveri sottili – denuncia Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – hanno superato i limiti consentiti in 20 giorni (su 35 consentiti dalla legge): si è verificato uno sforamento ogni tre giorni. Se Roma, in questo stesso periodo, ha fatto registrare 13 sforamenti vediamo come il tema dell’inquinamento atmosferico, dovrà essere il vero impegno dell’amministrazione per migliorare la qualità dell’aria».
Meglio lasciare l’automobile in garage e attraversare Pescara con mezzi sostenibili e più veloci come dimostrato dal Trofeo Tartaruga che, ieri mattina, ha confrontato i tempi di percorrenza del tragitto di 3 chilometri, da viale Pindaro alla stazione centrale, percorso da tre cittadini in bicicletta, arrivata in 12 minuti, autobus, arrivato in 15 minuti e automobile, giunta in 23 minuti: «Ci appelliamo – esorta Giuseppe Di Marco, direttore di Legambiente Abruzzo – all’amministrazione comunale, affinché investa su trasporti sostenibili migliorando la qualità dell’aria e ottimizzando il piano della mobilità urbana».
Sotto accusa in Abruzzo nel 2013, però, c’è anche il taglio del 21% dei finanziamenti al trasporto su ferro, altro mezzo sostenibile, nonostante i 23 mila viaggiatori ed i 9 mila abbonati: «Per quanto ci compete – osserva Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo – abbiamo investito sulla Sangritana, acquistando dei locomotori a basso impatto di emissioni inquinanti, mentre sulla linea adriatica c’è l’investimento di 300 milioni di euro per la sua velocizzazione».