Slotmob: premiati a Pescara i bar che hanno detto “no” alle slot machine
"Abbiamo premiato come consumatori - precisano Luisa Giurisato e Denis Manzionna, referenti dell’iniziativa - i bar che hanno scelto di rinunciare alle Slot machines, attraverso una colazione o aperitivo in centinaia, per allenarci a votare con il portafogli"
Anche Pescara è stata fra le 50 città italiane che ieri pomeriggio ha ospitato Slotmob, la festa che ha invitato tutti i cittadini a partecipare per dire “no” al gioco d’azzardo.
L’appuntamento era fissato alle ore 16.30 al Bar delle rose in Corso Vittorio Emanuele 26 dove gli organizzatori della campagna nazionale, nata nel 2013 per combattere il problema del gioco d’azzardo legalizzato che sta dilagando nel nostro Paese, hanno tenuto approfondimenti sul tema, dando vita a momenti di gioco e svago fino alla premiazione finale dei bar con il bollino blu, che li ha certificati liberi da slot machine: «Abbiamo premiato come consumatori – precisano Luisa Giurisato e Denis Manzionna, referenti dell’iniziativa – i bar che hanno scelto di rinunciare alle Slot machines, attraverso una colazione o aperitivo in centinaia, per allenarci a votare con il portafogli».
Non è un caso che l’evento tocchi anche l’Abruzzo, considerando che nel 2012 la regione è balzata in testa alla altre nella classifica sulla spesa pro-capite per il gioco d’azzardo.
Slot machine, videolottery e gratta e vinci che, sempre nel 2012, hanno fruttato allo Stato un incasso netto di 8 miliardi di euro, frutto di oltre 80 miliardi di euro di giocate. Un business che va a discapito di 800 mila persone a rischio dipendenza patologica. Decine i casi già trattati dai Serd abruzzesi.
Da qui l’iniziativa di premiare, con gli acquisti, i bar “no slot”: «In fondo – concludono gli organizzatori -, se da oggi scegliessimo di acquistare solo nei bar senza Slot, il problema sarebbe già risolto: nessun barista sarebbe disposto ad offrire sul mercato un prodotto che nessuno domanda. È la logica del mercato, ma utilizzata per scopi etici».